Vi trovare in astinenza da mostri giganteschi e titani che devastano le grandi città del pianeta? Siete fan del Kaiju più famoso al mondo e ne volete sempre di più? Volete ingannare l’attesa per l’evento del 2024 del genere, ovvero l’uscita di Godzilla e Kong Il nuovo Impero? Anche se a dirla tutta su questa strada non si è mai senza materiale, vedessi anche il recente Godzilla Minus One, purtroppo rimasto in sala come evento speciale e quindi non proiettato in tutti i cinema ed inoltre per un periodo limitato.
I titani camminano tra noi
Quello di cui vi parliamo oggi si allaccia al MonsterVerse hollywoodiano, che può non piacere a tutti per il suo essere una “americanata”, lontana dallo spirito originale della Terra del Sol Levante. Vi parliamo di Monarch, una serie che si è rivelata essere una grande sorpresa che farà felici i fan del franchise, ma godibile, pur non potendo cogliere tutti i riferimenti, anche a chi ci si avvicina per la prima volta.
Facciamo, però, prima un punto della situazione. Il MonsterVerse nasce nel 2014 con Godzilla. A questo sono succeduti Kong Skull Island (2017), il quale cronologicamente si piazza, per gli eventi narrati, antecedentemente il primo capitolo, a cui è seguito una serie d’animazione su Netflix. Seguono Godzilla 2 King of the Monsters (2019) e Godzilla vs Kong (2021). Infine, in uscita quest’anno, emergerà Il nuovo Impero, in un’alleanza tra Godzilla e Kong.
Quindi dove si incastra la serie disponibile su Apple TV? Monarch segue principalmente due linee temporali. Quella del 2015, un anno dopo gli eventi di San Francisco, visti nel primo film della saga, Godzilla, nel quale per la prima volta l’esistenza dei mostri è divenuta di pubblico dominio, e una seconda nel passato, tra gli anni ’50 e ’60, con la nascita dell’organizzazione, da parte dei Randa. Detto ciò è sufficiente aver visto Godzilla del 2014 e Kong Skull Island per poter apprezzare appieno la serie… anche se anticipa poi degli elementi che si vedranno nei film futuri.
Monarch, un mondo ancora più grande
Monarch quindi va a narrare le origini dell’organizzazione omonima, con la scoperta dei primi mostri, delle atomiche per eliminarli, dello studio di essi e delle teorie sulla loro esistenza e spostamenti da una parte e l’altra del pianeta. Il tutto immerso in un contesto militare in una politica impegnata principalmente alla Guerra contro i sovietici, alla corsa verso lo Spazio. Comportando inevitabili difficoltà per il team iniziale che diete vita all’organizzazione che è un punto fermo nel presente per la “guerra” contro i mostri. Nel 2015 invece viviamo le conseguenze del passaggio di Godzilla sulle persone, come la società ha reagito.
Le linee temporali si interscambieranno continuamente nel corso dei 10 episodi, che compongono la prima stagione, in maniera eccelsa. Ciò da vita ad un crescente di tensione ed interesse per entrambi gli eventi che andranno a diramarsi. Entrambe nella ricerca della verità. Nel passato nel capire cosa sono questi esseri, come vivono e come si spostano. Nel tempo più prossimo al nostro presente una verità diversa, più famigliare, che porterà inevitabilmente a portare alla luce segreti sull’organizzazione.
Umanità o mostri?
Monarch è una serie che unisce perfettamente ciò che un prodotto di questo tipo deve avere. I protagonisti umani hanno uno spazio considerevole, il principale, nello quale si vanno ad approfondire le loro relazioni, emozioni, portando avanti una notevole crescere ed un buon sviluppo di tutti. Ma la parte riservata ai mostri, non è da meno. Questi appaiono, più volte, in minutaggi contenuti ma ben studiati. La CGI a loro destinata è ben realizzata, in grado di rompere lo schermo.
In conclusione Monarch è una serie consigliata ai fan del franchise, ma anche a chi vuole avvicinarsi per la prima volta al genere. L’impianto umano è presente ed è estremamente coinvolgente. La parte destinata ai giganti non è da meno.
Tra i protagonisti, tutti complici di un ottimo lavoro, degno di nota, abbiamo la star di Hollywood Kurt Russel, cui versione giovane del personaggio che interpreta ha il volto del figlio, Wyatt Russel.
Spazio all'autore: Monarch ha tutto quello che una serie di questo tipo deve avere. Il lato umano senza dimenticare l'importanza che i mostri hanno in un prodotto del genere. Monarch si è rivelata una grande sorpresa, un tassello che si incastra perfettamente all'interno del MonsterVerse, piazzandosi un anno dopo gli eventi di Godzilla (2014). – Davide – Riccidanerd