Niente da perdere – Recensione

Jeff Lemire è un autore completo, ormai è più che risaputo. Nelle proprie opere si alterna spesso da artista a 360°, occupandosi sia della sceneggiatura che dei disegni, a solo come curatore della storia (Plutona, Berserker Scatenato) oppure, ancora, solo ai disegni (After Death). Un artista estremamente versatile e suo grande punto di forza che lo pone tra i grandi della nona arte. Oltre al fatto di riuscire ad imprimere nelle proprie storie una particolare ed estrema importanza ai personaggi ed alla loro caratterizzazione. Niente da perdere, pubblicato in Italia da Bao Publishing, non è da meno.

Lemire ha lavorato anche per la Marvel, cui lavoro che merita attenzione è quello su Sentry, nel volume L’uomo dei due mondi. Per la sua particolarità d’artista è il personaggio perfetto per lui, dato che risulta essere estremamente complesso a livello di caratterizzazione, per il suo lato umano, e per l’essenza di Sentry e Void, il lato malvagio del supereroe.

Quando non lavora per la Marvel Lemire approfondisce spesso le relazioni umane, il più delle volte quelle famigliari, calandoci all’interno di un contesto quotidiano, di normalità, caratterizzato da problemi di tutti i giorni.

Un uomo annientato dalla vita. Un’ultima occasione di fare la differenza. Una lucida scelta disperata. Un atto d’amore che dà senso a un’intera esistenza.
Trama dell’editore

Niente da perdere, una storia di una vita

Niente da perdere è la storia di una vita, una vita che viene vissuta nella rabbia e nel rancore. Una vita persa e che nella sua ira coinvolge, influenza e porta con sé chi gli sta attorno. Trasformandosi, quindi, in una storia di più vite.

Niente da perdere è una storia tra tante. Parla di persone che sono state abbandonate a sé stesse, che si sono lasciate andare, non cercando di lottare per un cambiamento. Un’esistenza arrendevole. Un racconto che potrebbe perdersi tra gli innumerevoli simili che ci circondano, sia tra le pagine di altre opere, o attraverso pellicole, ma anche nella nostra vita di tutti i giorni. Una condizione che si può toccare con mano. Perché quindi dedicarsi a questa lettura?

È un racconto indubbiamente potente, non solo a livello emotivo, in cui Lemire espone quel che voleva raccontare esattamente come l’ha pensato lui, senza interpretazioni esterne per mano di un altro disegnatore. Essendo artista completo, probabilmente questo è un punto a favore, in cui non si perdono quei dettagli che enfatizzano la narrazione. Il suo tratto ai disegni è suggestivo e si sposa perfettamente alla storia. La sua pittura ti fa immergere tra le pagine.

Degno di nota, che merita di essere evidenziato, tra le tante sfumature del fumetto in questione, è come Lemire ha impresso il respiro della vita ed il fumo delle sigarette. Il fumo, una scusa per molti per sentirsi vivi, osservando il proprio respiro, per colorarlo, contrapposto al fatto che spesso è un simbolo di arrendevolezza, che ti avvicina man mano ad una forma di morte. Questi attraverso le pagine danno vita ad ulteriori immagini che si trasformano in desideri e in ricordi, dando vita a qualcosa di simbolico.

Niente da perdere è una storia come tante. Un racconto di un ex giocatore di hockey ubriacone e rissoso che dovrà ritrovare sé stesso nel momento in cui qualcuno busserà alla propria porta per richiedere il suo aiuto. Ma chi può desiderare l’aiuto di una persona che si è persa? Un percorso, una crescita del protagonista forse scontata, ma nemmeno troppo. Un finale che dà giustizia all’intera opera, un finale che dà speranza, chiudendo perfettamente il cerchio.

Una storia semplice, intima. Tra passato e presente, strade da percorrere e scelte… tieniti vicini gli amici.

Voto: 9

Spazio all’autore

Niente da perdere è un’opera che consiglio caldamente a tutti. Soprattutto a quelle persone che delle volte si perdono, si abbandonano ad un costante senso di rabbia che fa perdere la percezione di quel che ti accade attorno. Un volume che può essere in grado di farti aprire gli occhi. Jeff Lemire è garanzia quando si tratta di imprimere su carta le relazioni e le problematiche più quotidiani, comuni e famigliari.