One Piece – Recensione

Dopo ben 22 anni dalla prima uscita cartacea e dalla prima apparizione sui nostri schermi, torna la ciurma più pazza di tutti i mari con il live action prodotto da Steven Maeda (Lost, CSI: Miami, X-files) e dal suo creatore Eiichiro Oda, distribuita dal colosso internazionale Netflix. E ora spieghiamo le vele, perchè l’avventura per i 7 mari inizia quì…

Diventerò il Re dei pirati!

“Il mio tesoro? Prendetelo pure se volete! Cercatelo! Chissà se qualcuno di voi lo troverà. In esso è nascosto quanto di più prezioso possibile….”

– Gold D. Roger

Con queste parole Gold D. Roger diede inizio all’epoca dei pirati e alla ricerca spasmodica del One Piece, tesoro che avrebbe permesso a chiunque lo avesse trovato, di diventare Re dei pirati. Questo è il sogno del nostro protagonista Rufy, un ragazzo del villaggio di Foosha che da bambino fa la conoscenza di Shanks il Rosso, capitano pirata a cui chiede invano di unirsi alla sua ciurma. Per questo motivo, una volta cresciuto, avrebbe intrapreso la via del mare con l’intenzione di creare una ciurma tutta sua e che portasse il suo simbolo…un cappello di paglia, regalatogli dallo stesso Shanks!

La ciurma di Cappello di paglia

Nel corso delle puntate e delle avventure, il nostro protagonista incrocerà la sua strada con numerosi personaggi di vario genere, che diverranno poi membri ufficiali della sua scapestrata ciurma. Il primo ad unirsi all’avventura è Roronoa Zoro, abilissimo spadaccino, che arrestato dalla Marina si ritrova a dover resistere alla fame e alla sete per più di un mese, tutto finchè non arriva Rufy ad aiutarlo. Secondo membro ufficiale della ciurma lo diverrà Nami, esperta cartografa e navigatrice, con un passato oscuro di sofferenza e solitudine causati da Arlong, Uomo-pesce che la rapì dal suo villaggio natale per renderla schiava e costringerla a disegnare per lui le mappe di tutti i mari conosciuti. Inizialmente, data la brutta esperienza con i pirati, Nami non è convinta totalmente ad unirsi a Rufy, ma una volta scoperto il grandissimo cuore che ha il nostro Capitano, si unirà definitivamente alla ciurma. Gran bugiardo e raccontatore di frottole seriale, questa è la descrizione di Usopp, che dopo essere riuscito a liberare il suo villaggio, grazie all’aiuto dei nostri 3 amici, dalla tirannia di Kuro, pirata creduto morto anche alla Marina, si unisce alla ciurma portando con sè un regalo che diverrà colonna portante del viaggio…la caravella Going Merry! Ultimo, ma non per importanza, è il cuoco galantuomo Sanji. Il Baratiè, ristorante galleggiante dove lavorava insieme al suo amico Zef, viene attaccato dagli uomini-pesce capitanati da Arlong e dopo lo scontro con essi, Sanji decide di unirsi alla ciurma come cuoco ufficiale di bordo.

Il primo vero nemico

Il mare è pieno di pirati, alcuni buoni e altri cattivi, che non guardano in faccia nessuno pur di arricchirsi e diventare sempre più potenti. Il primo vero nemico della ciurma è Arlong, Uomo-pesce a capo di una banda di suoi simili che odia il genere umano per come ha trattato la sua specie negli anni, intento a vendicarsi non facendo sconti a nessuno. Unica eccezione per Nami, che grazie alla sua dote poteva tornargli utile nel rincorrere il suo obiettivo: conquistare il Mare Orientale! Nami viene illusa che raccimolando la bellezza di 1 milione di berry, potesse liberare il suo villaggio natale dalla tirannia di Arlong e se stessa dalla schiavitù, ma quest’ultimo in comune accordo con un corrottissimo Nezumi, capitano della Marina, radono al suolo tutto lasciando senza casa gli abitanti. Così Rufy, intento a salvare la sua amica e compagna di ciurma, invade Arlong Park, sede della banda degli Uomini-pesce, mettendo a confronto la forza della ciurma contro la forza dell’intera banda.

Spazio all'autore: Avevo molta paura a vedere questo ennesimo live action, soprattutto dopo i primi trailer, ma mi sono ricreduto immediatamente dopo aver visto le prime puntate. La fedeltà all'opera è evidente, come lo sono i piccoli cambiamenti che hanno fatto per rendere il tutto cinematografico e le pecche della CGI in alcuni punti, ma per gli amanti come me di vecchia data, è impossibile non esser tornato indietro nel tempo a quando ci si approcciava per la prima volta a quest'opera mastodontica…devo ammettere che ho trattenuto a stento le lacrime! Andrea – World Wide Nerd

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von 10
2023-09-06T16:00:00+0000