Oppenheimer – Recensione No Spoiler

Oppenhaimer è l’ottavo film di Christopher Nolan, uno dei registi più riconosciuti ed apprezzati del nuovo millennio. Composto da un cast ricco di nomi altisonanti e posto in uscita in contemporanea a Barbie (solo negli States), il film è riuscito a scatenare sui social, fin dal primo teaser, un grandissimo interesse e passaparola. Oppenhaimer ha subito catturato l’occhi dei cineasti per la qualità che traspariva dai trailer e delle masse per il tema della bomba atomica.

Sarà questo ottavo film di Nolan all’altezza dei suoi più grandi lavori? Lo andremo a scoprire in questa recensione.

Il tempo e il peso delle nostre scelte

Nella cinematografia del regista l’aspetto del tempo è sempre stato un qualcosa di centrale, sviscerato in diversi modi e maniere. Seppur in questo film non sia protagonista è comunque un elemento cardine della trama.

Sarà lo scorrere del tempo ad accompagnare e narrare le vicende di Oppenheimer, brillante uomo e fisico che ha rivoluzionato per sempre il genere umano. Non entrando nei dettagli della trama che vi lasceremo scoprire, per chi volesse un’esperienza totalmente priva di alcun spoiler.

Ciò che il film riesce a raccontare con grande efficacia è che il peso delle scelte dell’uomo ricadono su quest’ultimo, su ogni aspetto quotidiano presente e futuro.

Con il progetto Manhattan e la creazione della bomba atomica si è scelto di dare al mondo una creazione tanto importante quanto tremendamente spaventosa per i suoi effetti.

Ed è ciò che viene ampliamente esplorato nella seconda parte della pellicola, il senso di moralità e coscienza che l’uomo affronta dopo una scoperta che cambia il mondo.

Una regia e un cast d’eccezione

La regia di Nolan è incalzante, sorretta da una qualità audiovisiva elevatissima, gli intervalli che si susseguono tra la costruzione del team per il progetto tra successi e intoppi tiene incollato lo spettatore alla poltrona per volerne sapere di più nonostante l’esito sia globalmente conosciuto. Tutto ciò tenendo presente che Oppenheimer sia un film difficile da seguire per la mole di contenuti e informazioni che da in maniera continua, chiedendo a chi guarda una grande concentrazione e dedizione.

Il grande palcoscenico spetta agli attori, su tutti uno straordinario Cillian Murphy ad interpretare il ruolo del fisico che apporta attraverso la sua performance il peso e la moralità delle scelte fatte che cambieranno per sempre la storia dell’uomo. Se Cillian convince a pieno non sono da meno i co-protagonisti che si intervallano per tutta la durata. Da un RDJ in gran spolvero ad un Matt Demon rude ma convincente.

Una pellicola dal valore cinematografico inestimabile che nonostante sia un enorme biopic riesce a dare spunti di riflessione continui e fare riflettere attraverso la storia grazie ad una regia e un cast d’eccezione.

Spazio all'autore: Pur amando il regista i suoi ultimi due lavori non mi avevano convinto del tutto ma Oppenheimer è forse uno dei punti più alti raggiunti da Nolan. Un film con un ritmo forsennato ma non fastidioso che procede tra piani temporali diversi ma comprensibili. Non posso che consigliarne la visione in una sala che possa soddisfare a pieno la componente audiovisiva e ha chi a cuore il regista nonostante questo non sia un film semplice da seguire vista la mole di informazioni e riflessioni che potrebbero anche confondere lo spettatore. Probabilmente il film fin qui più autoriale di Christopher Nolan. Simone – Leviatano

9
von 10
2023-08-22T16:00:00+0000