Miguel Vila è un autore padovano, classe ’93, che esordisce nel mondo del fumetto attraverso Padovaland, pubblicato nel 2020 da Canicola. L’anno successivo è stato premiato al Treviso Comic Book Festival come “Artista rivelazione” e al Lucca Comics come miglior autore esordiente. Se ancora non lo conoscete o non avete avuto modo di leggere questa sua prima opera, capirete al volo le motivazioni, scoprendo un grandissimo talento. Insomma con Padovaland Miguel Vila da atto di un incredibile esordio, a cui ha succeduto Fiordilatte. Quest’anno invece, proprio in occasione del TCBF, che lo premiò nel 2021, sarà pubblicato Confortless, il terzo capitolo della “trilogia del Nord-Est”.
“La periferia di Padova ha una personalità crudele, nascosta dietro le facciate tranquille di palazzine moderne, villette a schiera color pastello e cortili popolati da statue e nani da giardino. Tra una festa di laurea e l’altra, Irene subisce il mobbing delle sue colleghe, Andrea è maltrattato dalla fidanzata, Catia riceve continue attenzioni indesiderate.
Una galleria di piccole meschinità dove un gruppo di ventenni si trascina anestetizzato da spritz, social network e relazioni disastrose.”
– Trama dell’editore
Una generazione allo sbando
Probabilmente dover parlare di Padovaland è un compito ingrato. Com’è possibile poter dire qualcosa su un’opera d’esordio che appare essere così perfetta, attraverso una narrazione che condensa al suo interno infiniti elementi e sfumature. Le debolezze che vivono tutti i ragazzi, le cattiverie che ci si lascia dietro, i rimpianti e le delusioni, il sentirti inadatti, il bisogno di sottomettere e l’incapacità di chi subisce di uscirne.
Miguel Vila dimostra di possedere una grandissima dote nel narrare i problemi adolescenziali vissuti attraverso il modo di fare dei padovani. In un certo senso possiede, anche, un ottimo lavoro di sintesi, dato che condensa all’interno del volume innumerevoli sfaccettature di un’intera generazione e le proprie contraddizioni.
“Poi chissene frega di come sono fatto io, pensa piuttosto a quelli che sono i tuoi errori…”
Attraverso il tipico paesaggio padovano, con elementi più caratteristici ed altri non così diversi dalle altre città, Miguel Vila offre uno squarcio della quotidianità che si respira ogni giorno, in qualsiasi altra città. L’utilizzo dei modi di fare, dei dialetti, dei detti, rende il tutto però più unico, personale.
Padovaland è una lettura che consigliamo caldamente anche a chi veneto non è. È per tutti quelli che vogliono gustarsi una buona storia e che amano la nona arte. Uscirete con un nuovo autore italiano che apprezzerete di sicuro, attraverso un viaggio che non vi lascerà indifferenti.
In questo primo numero Vila enfatizza al massimo le imperfezioni estetiche dei personaggi, probabilmente per mettere alla prova il lettore nel ricercare la bellezza interiore in essi. Se c’è qualcuno che la possiede veramente, tra malignità, cose dette alle spalle, prepotenze, ma anche debolezze, nel non saper reagire, nell’accettare il proprio vittimismo.
Spazio all'autore: Da buon padovano non ho potuto non apprezzare i diversi riferimenti alla mia città. Ma non per questi non è godibile a chi Padova non la conosce, tutt'altro. Un grande esordio, senz'ombra di dubbio, che non mi ha lasciato indifferente per le tematiche che vengono toccate. – Davide – Riccidanerd