Una serie creata da persone nate nel mondo del web creando contenuti divertenti. “Pesci Piccoli” è la nuova serie del noto gruppo napoletano The Jackal. Non è la solita serie italiana, ma ha uno stile molto americano, con numerosi riferimenti ad altre produzioni simili, come ad esempio “The Office“. La comicità non è mai banale, i The Jackal hanno guadagnato la loro fama perché sanno come far ridere, ogni membro del gruppo ha delle caratteristiche che lo rende iconico e unico. I personaggi diventano subito familiari, con la sensazione di conoscerli da sempre, ma, nonostante ciò, ognuno di loro si sviluppa e cambia nel corso della serie. La familiarità è accentuata dal fatto che i personaggi vengono chiamati con i nomi dei membri dei The Jackal che tutti conosciamo, quindi abbiamo: Ciro, Aurora, Fru e Fabio. La serie parla di una piccola filiale provinciale della Tree Of Us, un’agenzia produttrice di spot pubblicitari, che viene sconvolta dall’arrivo di Greta, una manager declassata dalla sede principale, che porta subito un vento di cambiamento che non è gradito agli altri membri dell’agenzia, abituati a un modo diverso di fare le cose. Ci sono tutti gli ingredienti per una serie divertente e sono riusciti magnificamente. La serie è disponibile su Prime Video, prodotta da Amazon Prime, ed è composta da una stagione con 6 episodi della durata di 20-30 minuti ciascuno.
Episodio 1 – Il primo Influencer
È il classico episodio pilota dove vengono presentati i personaggi e i “protagonisti”, tra virgolette perché, sebbene la storia ruoti attorno a 5-6 personaggi, il vero protagonista della serie è proprio l’agenzia stessa. In questo episodio, l’agenzia viene sconvolta dall’arrivo di Greta, la nuova manager declassata dalla sede centrale, e dovranno girare uno spot per un cliente che produce pavimenti. Per realizzarlo, decideranno di chiamare un influencer con un talento particolare.
Episodio 2 – Il sangue Blu
Ciro e Aurora creano una parodia di uno spot realizzato dall’agenzia, che poi viene pubblicato sui social media. La parodia diventa improvvisamente virale, Ciro e Aurora superano Greta, la quale reagisce in maniera piuttosto negativa alla situazione, e vengono scelti per girare lo spot al posto suo. Ora, si trovano di fronte alla sfida di dover sviluppare un’idea per produrre il nuovo spot sulle mestruazioni, senza alcun tipo di aiuto o supporto dalla loro manager. Saranno costretti a fare affidamento sulla propria creatività e inventiva per affrontare questa sfida in modo completamente autonomo.
Episodio 3 – Haters gonna hate?
Fru viene preso di mira da un hater durante una campagna che sta seguendo e la situazione si aggrava quando Aurora suggerisce di invitare quest’ultimo nell’agenzia. In questo episodio, vediamo come spesso coloro che si nascondono dietro uno schermo e criticano il lavoro degli altri sono in realtà delle persone che cercano solo un amico.
Episodio 4 – L’ufficio
In questo episodio, viene introdotta una troupe che segue le vicende dell’agenzia e racconta ciò che accade, chiaramente ispirata alla famosa serie “The Office”. Fru inventa il Pesce di marzo e crea competizione a squadre per determinare chi riesce a realizzare lo scherzo più innovativo. Durante tutto l’episodio, si fa costantemente riferimento al tema del copiare e dell’ispirazione, che è strettamente legato all’episodio stesso.
Episodio 5 – In memoria di nonna Lia
In questo episodio, il personaggio di Fabio subisce un’evoluzione significativa grazie all’incontro con nonna Lia, una signora anziana che viene sfruttata dalla nipote per far avanzare l’azienda di famiglia. Fabio scopre il piano orchestrato dalla nipote e decide di aiutare nonna Lia in ogni modo possibile. Si allea con Fru, che ha aperto un canale Onlyfun incentrato sui piedi di Ciro, e con Aurora, che è iperattiva a causa di un eccesso di caffè. Questa fuga dall’ufficio li aiuterà a riscoprire loro stessi e aiuterà Fabio ad andare avanti.
Episodio 6 – I pesci piccoli
Nell’episodio conclusivo, caratterizzato dal tono comico ed essendo solo la prima stagione, il finale non ha grandi pretese ma si conclude come dovrebbe. L’agenzia deve girare uno spot sull’accettazione dei difetti e decidono di chiamare un influencer che è l’esatto opposto del messaggio che vuole far passare lo spot. Questa situazione non va bene ad Aurora, che sostiene che sia necessario trovare qualcuno che rispecchi l’idea dello spot.
Spazio all'autore: Questa è una delle migliori serie italiane mai realizzate nel suo genere. È fresca, moderna, divertente e travolgente. È stata realizzata con grande maestria e da tanto tempo non vedevo un prodotto così ben realizzato. Quello che mi ha colpito di più è stata la comicità presente all'interno della serie, che per una serie comica è l'elemento principale. Si tratta di una comicità intelligente e mai stanca, in perfetto stile The Jackal. Un altro aspetto che ho adorato sono le citazioni su serie TV e film, alcune evidenti e altre più sottili. E una piccola nota di riguardo anche alle canzoni che vengono usate durante tutta la serie, personalmente le ho cantante tutte. Consiglierei a tutti di guardare questa serie. Ha un'unica pecca: sei episodi sono davvero pochi, tuttavia, potrebbe essere anche un modo per lasciare il pubblico con un desiderio di più, creando un senso di attesa per una possibile seconda stagione. – Andrea – World Wide Nerd