Radiant Black 3 – Recensione

A qualche tempo di distanza dalla recensione del secondo volume, ecco che ci apprestiamo ad analizzare il terzo numero di Radiant Black, intitolato “La galleria dei nemici“.

Giusto due righe di trama pescate direttamente dal sito dell’editore (Saldapress, che ringraziamo per averci fornito il volume per la recensione).

“Il caso del grosso tizio alieno con la spada? Risolto.
Il migliore amico in coma e i medici pronti a staccargli la spina? Salvato.
Una guerra spaziale devastante? Ce ne occuperemo un’altra volta.
Con i maggiori problemi almeno per il momento sistemati, Marshall spera di appendere la sua armatura al chiodo e di dedicarsi a un po’ di sano relax. Ma il potere dei Radiant è sempre più grande e sembra proprio che, per chi lo possiede, non possa esistere alcun riposo: non appena la sua identità segreta comincia a essere non più così tanto segreta, Marshall dovrà infatti fare i conti con una squadra di super nemici nuovi di zecca e pronti a prenderlo a calci nel didietro!”

Terzo volume che, a livello di macro-trama, rallenta un po’ rispetto ai due numeri precedenti.
Il titolo non è chiaramente lasciato a caso. “La galleria dei nemici” è un’ottimo modo per elencare tutti quegli antagonisti che Radiant Black si troverà ad affrontare (va detto, non senza difficoltà) in questo numero.
Ogni supereroe rispettabile ha diversi antagonisti, è risaputo.

E’ interessante però come la gestione dei “cattivi” non segua logiche classiche. I criminali compaiono solo dopo che Radiant Black ha iniziato a diventare un personaggio pubblico. Arrivando addirittura ad unire le forze a seguito di comportamenti poco eroici di Marshall. Davvero un utilizzo particolare della narrazione, che solitamente non siamo abituati a vedere.
Anche perché Marshall, a differenza dell’amico Nathan, non sempre fa scelte moralmente ineccepibili. Anzi spesso si lascia andare agli impulsi (normali, chiaro) tipici della persona comune, come la rabbia.

Il personaggio cardine del volume però è Radiant Yellow. Compare nel bel mezzo della storia e lascia intuire che sia a conoscenza di qualche avvenimento futuro. E proprio su di lui è focalizzato l’ultimo capitolo “extra”, che ci propone delle tavole fresche e decisamente diverse dal solito, divise in quattro vignette orizzontali e che ci mostrano diversi periodi della storia di Wendell. Una trovata davvero interessante e apprezzata.

Nulla da dire sulle tavole in generale: ancora una volta di alta qualità, non incespicano nemmeno nelle fasi più concitate degli scontri.

Nel complesso, forse, meno spinto e movimentato rispetto ai primi due volumi. Questo terzo numero però non fa altro che incuriosirci, complici anche i colpi di scena dei capitoli finali che hanno un solo obiettivo: indurci a scoprire con sempre più interesse il futuro di questo Massive-Verse.