Recensione: Fire Emblem Engage

Ogni mille anni gli eroi leggendari, chiamati emblemi , donano uno straordinario potere a colui che possiede i 12 anelli degli emblemi. All’avvicinarsi del rituale, il Drago Divino della profezia, si risveglia per raccogliere gli anelli e portare la pace nel continente.

Fire Emblem Engage è un gioco a turni di ruolo tattico esclusiva Nintendo Switch, fa parte di una delle saghe più famose della grande N. ed è il diretto sequel del tanto acclamato Three Houses uscito a luglio 2019.

Un gameplay appagante e stimolante

La vetta più alta che raggiunge il titolo sviluppato da “Intelligent System” è sicuramente il gameplay, Fire Emblem a seconda della difficoltà impostata metterà costantemente alla prova le abilità dei giocatori. Occorrerà ragionare attentamente prima di ogni mossa e studiare minuziosamente la disposizione delle proprie pedine sul campo di battaglia. Ogni personaggio è unico in termini di abilità e classe, si passa dal protagonista, il drago divino, all’arciere fino ad arrivare a classi più complesse come il saggio o il paladino.

La novità più importante è data dagli emblemi, entità che si fonderanno con i personaggi controllati dal giocatore, che donano poteri e mosse speciali ai vari personaggi. Se utilizzate con furbizia saranno una carta fondamentale per cambiare le sorti delle battaglie.

Ad uno stratificato gameplay si affianca un comparto grafico di alta qualità, Il gioco pur girando su una console più arretrata (rispetto a quelle di nuova generazione) riesce a cavarsela in modo egregio sia negli ambienti aperti che in quelli chiusi, risultando sempre fluido in ogni sua situazione. Deliziose le scelte di design per gli ambienti, le mappe e i personaggi. Dal punto di vista musicale la soundtrack scelta per le cutscene e le battaglie è davvero intrigante

Nota dolente: la trama

Se il precedente capitolo aveva raggiunto nuove vette per quanto riguarda la trama e i personaggi, Engage non riesce mai ad avvicinarsi a quei livelli risultando discontinuo e a tratti banale.

I personaggi seppur approfonditi avranno dialoghi sempre poco stimolanti, i legami o la modalità sostegno, che permetterà di assistere a discorsi più o meno brevi tra i compagni del protagonista, non riescono mai ad interessare.

Dal protagonista ad un cattivo impalpabile si contano sulle dita di una mano i personaggi veramente degni di nota in grado di lasciare un impronta indelebile nella saga Fire Emblem.

Il tutto risulta a tratti pesante per il giocatore e la totalità dei 26 capitoli non lo aiuta portandolo magari solo a voler impugnare la propria arma e a combattere la prossima battaglia.

Fire Emblem Engage: Fire Emblem Engage è un titolo che porta il gameplay della saga a nuove vette che è riuscito sempre a divertirmi con scontri ragionati e interessanti. Se da questo punto di vista è uno dei migliori strategici sul mercato ciò che non funziona sono i personaggi sempre poco interessanti e una trama dalla scrittura estremamente banale che non lascia mai niente al giocatore. Simone – Leviatano

7.5
von 10
2023-02-18T19:00:00+0000