Retrospettiva Harry Potter: I doni della morte Parte 1

È così tutto ha una fine, anche una delle saghe più amate ed importanti a livello cinematografico giunge al termine. 

La scelta di dividere in due parti l’ultimo capitolo inizialmente non fu vista di buon occhio dai piani alti ma vista l’enorme mole di contenuti da adattare alla fine si decise di separare i il film in due parti.

Aldilà dei difetti presenti nelle ultime pellicole si può affermare tranquillamente quanto siano stati importanti e quanto abbiano cambiato il panorama delle grandi produzioni cinematografiche.

Nonostante il grande successo di critica e di incassi i doni della morte saranno riusciti a riscattarsi dopo due film molto deludenti? Lo scopriremo in questa Penultima retrospettiva.

Ciò che non si spiega si sbatte in faccia allo spettatore

Il film comincia dandoci bene l’idea della gravità totale della situazione in cui riversa il mondo magico, la sequenza della preparazione di Harry,Ron e Hermione è ben girata, aiutata da questa fotografia così opprimente che cattura in pieno lo spirito di questa prima parte dei doni.

Subito veniamo introdotti a Villa Malfoy e qui sorge già uno dei grandi problemi dei doni della morte, Voldemort. Se come già detto nella restrospettiva del calice di fuoco avevamo avuto di gran lunga la miglior interpretazione del personaggio si era fatto notare come da li in poi non avrebbe più avuto quella scrittura. Voldemort in questi film viene completamente snaturato. Il suo personaggio non ride, non fa battute ne fa il simpatico davanti i suoi mangiamorte. L’unico momento in cui incute timore e paura è quando richiede la bacchetta all’ormai decaduto Lucius Malfoy.

Tornati a casa dei Dursley ritroviamo l’ordine della fenice pronto a scortare Harry Potter alla tana e si nota come la totale mancanza di spiegazione di alcune dinamiche affiori attraverso informazioni lanciate allo spettatore. Fleur e Bill Weasley che di li a poco si sposeranno e Tonks e Remus Lupin già sposati. Ciò è dovuto al fatto che nei precedenti capitoli spesso si è scelto di non inserire personaggi e informazioni avvenute nei libri ritenendole irrilevanti ai fini dello sviluppo della trama dei film. Come può quindi lo spettatore essere interessato a Bill o comprendere il perchè della tragica storia d’amore di Lupin e Ninfadora?

La scelta ormai chiara di rendere il prodotto più spettacolare possibile la si nota nella scena di inseguimento subito successiva. Il tutto è veramente intenso ed adrenalinico, aldilà della stupidità di scegliere di fare andare Harry e Hagrid in gallerie babbane piene di auto e civili, è innegabilmente spettacolare. Come è struggente la morte per sacrificio della sua civetta, Hedvige.

Nonostante i toni cupi il film si riserva attimi di apparente tranquillità tra battute e il matrimonio di Bill e Fleur. Quest’ultimo è veramente messo in scena in bene grazie ai vari set che questo film crea alla perfezione.

Notevoli sono anche i costumi e il lavoro di make-up, la stessa regia di Yates risulta familiare con ottimi spunti e degno di nota è lo splendido comparto tecnico.

Una delle più grandi critiche fatte dai recensori e dal pubblico era l’eccessiva lentezza del film dovuta anche al fatto che la controparte cartacea non vedeva chissà quali avvenimenti ricchi di azione che la produzione e la scrittura ha cercato di limitare in tutti modi cambiando alcune scene e tagliando dove fosse possibile.

Questi due ultimi film come vedremo sempre di più nel corso di queste ultime retrospettive troppo spesso tagliano parti fondamentali, vedi la storia di Kreacher e Regulus Black riservando il momento di gloria a Dobby, non presente addirittura dal secondo capitolo della saga cinematografica. Il tutto per allungare parti non necessarie, come le sequenze del trio nella foresta o di loro che si spostano a piedi tra le lande inglesi. Nonostante ciò il film raggiunge picchi impossibili da non valutare. Tutta la scena del ministero presenta la perfetta dose di ansia e azione, il fatto poi che ad Harry venga data l’opportunità di vendicarsi sulla Umbridge è un aggiunta degna di nota.

I doni della morte

Con l l’allontanamento volontario di Ron il film ingrana definitivamente, assistiamo a varie scene dal grande impatto, la sequenza del ballo tra Harry e una emotivamente distrutta Hermione è un momento molto tenero, un gesto di pura amicizia, un altra aggiunta saggia ed efficace.

La parte ambientata a Godric’s Hollow in cui il ragazzo che è sopravvissuto fa visita alla tomba dei propri genitori rivelandosi a Bathilda che non è altro che Nagini è magistrale. La regia quasi opprimente come la fotografia rende straordinariamente bene dando allo spettatore quel senso di ansia e pericolo incombente.

Ma da contraltare come sempre c’è la mancanza di una scena che sarebbe stata sicuramente memorabile, volutamente non inserita. Poter mostrare l’uccisione dei Potter dal punto di vista del signore oscuro è stata sicuramente un’occasione mancata.

Il film però non si ferma e da qui è un sali e scendi di forti emozioni, dalla cerva d’argento e il ritorno di Ron che rivede tutte le emozioni assorbite dall’Horcrux, per poi distruggerlo con un solo colpo di spada di Godric grifondoro, alla sequenza a casa Lovegood. Tale sequenza è forse una delle scene migliori di tutta la saga, il modo in cui i doni della morte vengano introdotti è perfetto, dalla scelta estetica al racconto stile fiaba del padre di Luna.

Vedere come certe scene vengono adattate o cambiate in meglio non fa che aumentare ogni volta il forte rammarico per una produzione che spesso ha volutamente deciso di non seguire la strada tracciata dai libri o compiuto scelte molto discutibili sulla caratterizzazione di alcuni personaggi.

I Doni della morte Parte 1 si conclude come iniziato, a villa Malfoy. Qui un plauso va fatto alla recitazione di Helena Bonham Carter ed Emma Watson che rendono allo spettatore ogni emozione, portandoti, se mai possibile, ad odiare ancor di più il personaggio di Bellatrix per la sua spietatezza ai danni della ragazza e per l’omicidio di Dobby.

Questa prima parte prepara lo spettatore al gran finale della saga regalando ugualmente grandi e forti emozioni soprattutto sul finire del film ma riuscirà la parte 2 ad esserne all’altezza?

Spazio all'autore: So bene che al pubblico questo film ha annoiato in alcune sequenze ma per quanto mi riguarda ha saputo, attraverso l'ennesima visione, catturarmi in un modo tutto suo. Nonostante le tante criticità date dai tagli non necessari ai cambiamenti al quanto privi di logica lo ritengo l'unico film sopra la sufficienza dopo il calice di fuoco. Con la sua regia cosi opprimente e quel senso di ansia costante non posso che apprezzare il tutto aldilà delle varie criticità ampliamente descritte in questa retrospettiva. Simone – Leviatano

6.5
von 10
2023-02-23T17:00:00+0000