Retrospettiva Harry Potter: I doni della morte parte 2

E cosƬ tutto finisce. L’ultimo capitolo della saga cinematografica ĆØ stato uno dei film piĆ¹ attesi di sempre per gli appassionati di Harry Potter. Uno spartiacque decisivo per i futuri Blockbuster, capace di cambiare per sempre l’intrattenimento nelle sale cinematografiche.

Il film fu un successo incredibile al botteghino e anche a livello di critica ĆØ stato ampiamente apprezzato, anche noi siamo della stessa idea?

It all ends

I doni della morte parte due ĆØ un film che fin da subito fa capire allo spettatore la portata dell’evento a cui sta assistendo, la fine di tutto, la fine di Harry e Lord Voldemort.

Il tutto viene supportato da effetti visivi stupefacenti ed una colonna sonora straordinaria. Quest’ultima raggiunge picchi mai raggiunti dal lontano secondo capitolo cinematografico unendo alla perfezione il proprio sonoro e musicale in ogni scena.

La regia, la fotografia e i set sono un mix perfetta e Yates, il regista, fa capire la gravita delle vicende che il trio sta per affrontare.

Il film risulta godibile per tutti i suoi 130 minuti ma ĆØ forse un occhio piĆ¹ critico e attento a notare i tanti, troppi difetti al suo interno.Ā 

SpettacolaritĆ  e mancanze

Il film sceglie fin da subito la propria strada e lo fa aprendosi con una grandissima mancanza, il peso della scelta di Harry tra Horcrux e Doni qui ĆØ totalmente inesistente. Se nei libri questa scelta era un punto cruciale perchĆ© mostrava come il ragazzo ĆØ sopravvissuto ĆØ arrivato a scegliere la via della distruzione degli Horcrux nonostante la sua ossessione dei doni. Tutto questo percorso ĆØ del tutto assente nel film.

I doni della morte vengono completamente sminuiti con tale scelta e ciĆ² lo dimostra il fatto che anche il signor Olivander ne ĆØ a conoscenza, quando nei libri sapeva solo della bacchetta di sambuco.

E cosi il film continua portandoci alla Gringott, la banca dei maghi, e qui va in scena una delle performance attoriali migliori di tutto il film, Helena Boham Carter nei panni di Bellatrix Lestrange ĆØ incredibile. Ogni suo gesto e movimento fanno capire perfettamente chi si cela realmente dietro. Tutte le sequenze successive, dal drago alla ricerca della coppa sono spettacolari e tengono con il fiato sospeso lo spettatore. La scelta di dare un suono riconoscibile agli horcrux si rivela geniale cosi da dare un anima agli oggetti stessi checontengono un pezzetto di anima del signore oscuro.

CiĆ² che perĆ² non ĆØ minimamente comprensibile ĆØ perchĆ© Voldemort riesca a percepire Harry che distrugge i suoi preziosissimi Horcrux, quando lo stesso non ĆØ in grado di sentire la loro perdita perchĆ© la sua anima ĆØ stata spezzata troppe volte ed era rimasta in questo stato per troppo tempo.

La pellicola procede e il ritorno ad una Hogwarts totalmente cambiata, difficilmente riconoscibile come casa e ormai alla mercĆØ di Piton e dei Carrow ĆØ ugualmente impattante portando alla mente innumerevoli ricordi di quella che era la scuola di Albus Silente. Il fatto che ad Harry venga data la possibilitĆ  di esprimere tutto il suo rancore nei confronti di Severus ĆØ una scelta estremamente apprezzabile e lo stupore del preside nel vederlo ĆØ tangibile quanto la voglia che il personaggio avrebbe di parlare con il ragazzo, ma l’intervento della professoressa Mgranitt e dell’entrata in scena dell’ordine della fenice mettono in fuga Piton dando il allla battaglia di Hogwarts.

La battaglia di Hogwarts

La preparazione alla battaglia ĆØ pregna di emozioni, vedere i professori in prima linea per difendere le mura della scuola ĆØ toccante, il tutto accompagnato da una colonna sonora perfetta. Gli sguardi e la paura degli studenti, l’ansia dei membri dell’ordine della fenice che si preparano allo scontro e la frenesia di Harry nel cercare gli ultimi Horcrux culminano con l’inizio dell’attacco.

Le varie scene d’azione che intercorrono tra la stanza delle necessitĆ , con il trio e Malfoy, e la guerra che imperversa dentro il castello vengono ben rappresentate dando la giusta emozione e tensione allo spettatore. Un saliscendi di emozioni continue che culminano con l’uccisione di Piton da parte del signor oscuro.

Non era affatto semplice racchiudere in una scena di pochi minuti un capitolo cosƬ intenso e pregno di avvenimenti eppure il film ci regala forse una delle sequenze piĆ¹ emozionanti di tutta la saga cinematografica, questo grazie anche ad un incredibile performance attoriale di Alan Rickman. Quel “sempre” rimarrĆ  impresso nella testa di tutte le persone che sono cresciute con Harry Potter.

Harry e Voldemort

Svaniti i ricordi di Severus svanisce anche ogni briciolo di buon senso da parte della pellicola a partire da Harry che rivela a Ron e Hermione che si dovrĆ  sacrificare per sconfiggere “Tu sai chi”. Una scelta insensata perchĆ© mai i suoi amici lo avrebbero lasciato andare a morire e ed ĆØ lƬ che risiedeva il coraggio e la drammaticitĆ  del gesto.

Se comunque l’apparente morte di Harry ĆØ ben realizzata ciĆ² che segue dopo ĆØ un totale delirio allucinogeno. La sequenza tra Silente e Potter ĆØ completamente scialba, noiosa e inutile. Ma dov’ĆØ il Silente che piange ripensando alla morte di Ariana? Dov’ĆØ il discorso intimo che affrontavano i due?

Se sono comprensibili tagli per la durata o scelte come aggiungere scontri per rendere il tutto piĆ¹ spettacolare ciĆ² che accade in quest’ultimo atto non trova alcuna spiegazione logica. 

Lo scontro finale non ĆØ neanche minimamente paragonabile a quello dei libri.Ā Qui il personaggio di Voldemort viene definitivamente distrutto attraverso risate che non appartengono alla sua caratterizzazione o come nella scelta dell’abbandono di NaginiĀ Ā pur sapendo che fosse il suo ultimo Horcrux. E se questo non fosse abbastanza la produzione sceglie di mettere in atto uno scontro privo di logica tra lui e Harry. Ma se pensate che il rammarico piĆ¹ grande del signore oscuro sia quello di non averlo ucciso immediatamente nel cimitero comprenderete che le scene in cui schiaffeggia e lega il ragazzo non hanno il minimo senso. E cosi Voldemort muore, disintegrandosi, diventando cenere come un entitĆ  mistica. L’ennesima, ma non l’ultima, scelta assurda. Il senso descritto della Rowling ĆØ che lui morisse come una persona qualunque e passi anche la mancanza dello splendido discorso che intercede il loro scontro di bacchette ma tale scelta ĆØ ingiustificabile.

E cosi tutto si conclude ma non prima di compiere un altra decisione assurda. Spezzare in due la bacchetta di Sambuco. Con tale scelta viene da chiedersi come mai Silente, il precedente detentore, non l’abbia fatto prima ma non ĆØ dato saperlo siccome il film non spiega decentemente tale scelta.

Harry potter e i doni della morte parte 2 ĆØ un film complesso e denso di avvenimenti che concludono un epica saga cinematografica che ha cambiato per sempre la vita di un pubblico giovane e non ma che spesso si perde in scelte assurde e prive di logica.

Spazio all'autore: ƈ cosƬ termina l'ultima retrospettiva di Harry Potter, un cammino lungo e tortuoso in cui ho scelto volutamente di essere il piĆ¹ pignolo possibile, soprattutto con gli ultimi capitoli della saga che tanto hanno eliminato o modificato quasi sempre in peggio. Questo ultimo capitolo della saga ĆØ assolutamente godibile per tutta la sua durata avendo al suo interno scene importanti ed emozionanti accompagnate sempre da una colonna sonora strepitosa ma che troppo spesso compie scelte ingiustificabili. Tutto lo scontro finale ĆØ pieno di assurditĆ  tali da farmi essere completamente negativo con questa parte 2. In conclusione la saga di Harry Potter rimarrĆ  sempre un tassello importante della mia crescita sperando che un giorno, non troppo lontano, gli venga resa giustizia con una serie tv. ā€“ Simone – Leviatano

4.5
von 10
2023-03-02T17:00:00+0000