Romics XXXII, un passo avanti e due indietro…

Il Romics ĆØ un Festival Internazionale dedicato a fumetti, animazione, cinema e games, che si tiene presso alcuni padiglioni della Fiera di Roma, due volte lā€™anno, tendenzialmente ad Aprile ed Ottobre e giunto alla XXXII edizione.

Struttura del festival

Il canovaccio non ĆØ mutato molto negli ultimi anni, vengono sfruttati 5 padiglioni sui 10 disponibili (uno ĆØ un centro convegni), di questi uno ĆØ adibito ai ā€œGrandi eventi e proiezioniā€, uno allā€™area ā€œGamesā€, uno ai ā€œComicsā€ e gli ultimi due al merchandising vario.

Come si puĆ² notare, risulta evidente quale sia la parte preponderante di questo Festival, ovviamente nulla di male, visto che oltre ai biglietti dei numerosi visitatori, anche gli stand degli espositori sono unā€™entrata che contribuisce allā€™esistenza della manifestazione.

Mostre e doppiaggio

Il padiglione ā€œGrandi eventi e proiezioniā€, oltre ad ospitare sul palco i principali ospiti della manifestazione, ĆØ stato impreziosito da alcune mostre molto interessanti, tra cui quelle di Simone Bianchi, Dan Panosian e Dylan Cole.

In questa edizione primaverile ĆØ stato il turno anche del Gran GalĆ  del Doppiaggio, lā€™evento che premia i piĆ¹ importanti doppiatori italiani del cinema nazionale e internazionale.

Games e il ritorno dei TCG

Lā€™area ā€œGamesā€ prevede in larga parte le solite postazioni videoludiche, impreziosite questā€™anno da unā€™ottima area allestita da Gamesandmovies con una vasta selezione di titoli PS5 e Nintendo Switch liberamente giocabili.

Rispetto alla scorsa edizione sono tornati piĆ¹ al centro della scena i Trading Card Game, grazie allā€™area allestita da Galactus, ma soprattutto dallā€™avvento pochi mesi fa della localizzazione in italiano della terza espansione di Disney Lorcana e lā€™arrivo del nuovissimo Star Wars Unlimited, pur restando sempre saldi al comando i classici Magic, Pokemon e Yu Gi Oh.

Il lato “Comics”

Nel padiglione ā€œComicsā€, lā€™assenza di Panini Comics, dopo due edizioni consecutive, si fa sentire. Immancabile per fortuna, Saldapress, ma anche la presenza di BD, JPop, Coconino, Beccogiallo e Gigaciao.

Le belle notizie, purtroppo, finiscono qui, lā€™Artist Valley ĆØ ben  poca cosa rispetto ad altre manifestazioni del genere, sia ben chiaro non per i nomi coinvolti, di tutto rispetto, ma anche, banalmente, per quantitĆ , se si pensa ad un confronto diretto con lā€™ARF che si tiene sempre nella Capitale, il Romics perde alla grande. Si potrebbe, certo, contestare il fatto, che lā€™ARF sia un festival, in pratica, esclusivamente del fumetto, ma la grandezza sia in termini di estensione, che di ā€œpubblico paganteā€ ĆØ ovviamente di gran lunga ad appannaggio del Romics, si puĆ² e si deve, dunque, fare molto di piĆ¹. 

Conclusioni

Cā€™ĆØ stato un passo in avanti grazie alla presenza del Gran GalĆ  del Doppiaggio e del ritorno di piĆ¹ tavoli per i TCG, ma lato Comics, purtroppo, si ĆØ riusciti a fare addirittura peggio delle due edizioni precedenti, avendo perso, di nuovo, lo stand Panini e non riuscendo a coinvolgere molti piĆ¹ autori per l’Artist Valley.

Sicuramente il Romics rimane un momento di aggregazione importante per la Cultura Pop dellā€™intera Regione Lazio, ma alcuni difetti sono palpabili, soprattutto per chi frequenta altre manifestazioni del genere in giro per la Penisola. Nonostante sia difficile cambiare qualcosa che comunque dimostra, date le presenze, di avere ampio successo, la speranza ĆØ che si punti sempre a migliorare e che in futuro Roma possa avere un festival con sempre piĆ¹ eventi ed artisti, che non abbia nulla da invidiare ad altri capoluoghi di provincia italiani.