Ruby Gillman – La ragazza con i tentacoli è il 45esimo film Dreamworks, che nella sua più che ventennale storia ha portato al cinema capolavori come Shrek, il principe d’Egitto, Dragon Trainer e Kung fu Panda.
Che non sia facile creare film animati di un certo livello negli ultimi anni è cosa nota, soprattutto se si tratta di opere originali.
Come spesso accade, se non con rare eccezioni vedi il film animato di Spider-Man o il gatto con gli stivali due per fare due esempi illustri il pubblico spesso si imbatte in film in cui la la storia è una cosa già vista e rivista più volte.
E la ragazza con i tentacoli non sfugge a questo problema, nonostante ci siano spunti di base vagamente interessanti anche se tutto collima in un senso globale di già visto.
Mai fermarsi in superficie

Ruby è una ragazza kraken che cerca di vivere sulla terra ferma con la sua famiglia, integratasi alla perfezione tra gli umani da più di 16 anni con l’obbligo imposto dalla madre nell’non dovere rivelare la propria identità al mondo e di stare sempre lontana dall’acqua.
L’introduzione dei personaggi, breve ma intelligente, presenta quelli che saranno i protagonisti della pellicola ma sfruttandone minimamente il potenziale in tutto il percorso e se di base ci sono spunti interessanti il film decide di caricare tutti i cliché d’animazione; conflitti con i genitori, il voler essere liberi ma senza approfondire il tema e cercare di sentirsi bene con se stessi.
Anche un tema importante e delicato come quello del non fermarsi alle apparenze viene solo sfiorato nonostante sia il cardine della storia. Probabilmente non si voleva osare scegliendo più una strada tranquilla.
I film ha una durata di 90 minuti senza effettivi cali di ritmo e supportati da scene action e gag simpatiche dei personaggi maschili. Personaggi maschili che vengono tutti relegati ad un ruolo macchiettistico.
In conclusione Ruby Gillman – La ragazza con i tentacoli è un film d’animazione come se ne sono già visti tanti, semplice e banale in molti dei suoi aspetti ma che sceglie di esserlo fin dalle prime battute nonostante alcuni temi e alcune idee potessero rendere la pellicola fresca ed originale.