Rughe è un’opera straordinaria: si parte da questa premessa.

Nata dalla penna del fumettista spagnolo Paco Roca, Rughe affronta con estrema delicatezza e profondità temi noti legati alla vecchiaia, quali la perdita della memoria e della dignità personale. Pubblicato per la prima volta nell’ormai lontano 2007, la graphic novel ha riscosso un ampi apprezzamenti della critica, grazie alla sua capacità di mixare una narrazione emozionante con un tratto visivo semplice ma evocativo. Ampio consenso che è sfociato ovviamente in diversi riconoscimenti.
Come cita il sito dell’editore (in Italia, Tunuè), infatti, si è portata a casa premi quali:
- Premio nazionale di Spagna 2008
- Miglior fumetto spagnolo per il Diario de Avisos di Tenerife
- Miglior opera al Salone internazionale del fumetto di Barcellona
- Miglior opera al Salone internazionale del fumetto di Madrid
- Miglior opera per il Gran Giunigi di Lucca Comics and Games 2008

La storia ruota intorno a Emilio, un ex direttore di banca che viene portato in una casa di riposo dai familiari dopo i primi segni di Alzheimer. Qui fa amicizia con Miguel, un anziano sarcastico e pragmatico che lo aiuta ad adattarsi alla vita nella struttura. Tramite le loro brevi avventure quotidiane, il lettore esplora le dinamiche della comunità di anziani, tra speranze, paure e ricordi che riaffiorano. E ovviamente, anche attraverso le malattie che, volenti o nolenti, li ha portati lì.
Uno degli aspetti più toccanti di Rughe è il modo in cui Paco Roca riesce a rappresentare l’Alzheimer non solo come una malattia, ma come un viaggio lento e doloroso verso la perdita di sé, della propria persona, dei propri ricordi. Lo fa con sensibilità, alternando momenti di leggerezza, divertenti, a scene drammatiche che colpiscono profondamente.
Le tavole sono disegnate con uno stile pulito e minimalista, semplice, che sottolinea l’intimità della storia e ne amplifica l’impatto emotivo.

Un altro punto di forza del fumetto è la sua capacità di far riflettere sul rapporto tra giovani e anziani, evidenziando spesso l’indifferenza della società moderna verso chi è più fragile.
Chi ha quotidianamente a che fare con parenti, ad esempio, che si trovano in questa condizione, non possono rimanere impassibili alle vicende di Emilio.
In conclusione, Rughe è molto più di un fumetto: è un’opera universale che tocca corde emotive profonde, rendendola un’esperienza di lettura indimenticabile.
Consigliato a chiunque voglia confrontarsi con temi importanti attraverso una narrazione sincera e illustrata alla perfezione. Ma soprattutto consigliato a chi ha a che fare con questi temi.
Un’opera che lascia il segno e che merita di essere letta e riletta. E chiaramente apprezzata.
Consigliata assolutamente a tutti.
Spazio all'autore: Per chi, come molti di noi, ha a che fare con persone sensibili a questi temi, deve essere invogliato a recuperare questa lettura: aiuterà a far riflettere e ad accettare molte questioni in altro modo difficili da comprendere. – Francesco – Ravafra