Dal 9 al 13 maggio ha avuto luogo la XXXVI Edizione del Salone Internazionale del Libro, al Lingotto Fiere di Torino. Il tema quest’anno aveva come titolo Vita Immaginaria. Cosa significa?
“La vita immaginaria muove la vita creativa, come scrive Natalia Ginzburg nel suo magnifico saggio, e a volte anticipa e indovina le vicende della vita reale. Riguarda quindi anche l’attesa di un futuro che possiamo costruire attraverso la letteratura, il cinema, l’arte, le parole scritte e le voci alle quali dedichiamo la nostra speciale attenzione. Anche la nostra segreta devozione e le nostre speranze. Questo Salone è allora l’omaggio alla vita immaginaria, in tutte le sue forme: al suo modo creativo, malinconico, fiducioso e sempre nuovo di creare altri mondi e di farli incontrare, sperando perfino che qualcuno di essi possa diventare reale.”
– Annalena Benini, Direttrice editoriale del Salone del Libro
Noi di WorldWideNerd valutiamo il tutto attraverso l’esperienza avuta con il possesso dei pass stampa, che sono stati senz’altro utili per gestire i tempi all’entrata, per muoversi liberamente e poter uscire in caso di bisogno. Senz’altro il pass è stato un plus per godersi l’esperienza appieno, ma, in ogni caso, l’organizzazione del Salone ci è parsa senz’altro efficiente. Come sempre la disposizione e l’orientamento all’interno dei padiglioni è stato gestito adeguatamente e, anche quest’anno, non sono mancati i punti di approvvigionamento dell’acqua, il tutto per un ambiente più pulito.
Visto che abbiamo vissuto l’esperienza anche sotto quel punto di vista, la viabilità per le persone con disabilità o, semplicemente, in carrozzina, non era del tutto semplice, nonostante la presenza di rampe ed entrate agevolate come i salta fila. Se l’utente era da solo doveva obbligatoriamente chiedere un aiuto a qualcuno.
Gli eventi, i talk ed ospiti internazionali non sono mancati nemmeno in questa edizione, permettendo al pubblico di poter dirigersi verso i propri interessi, dato che il programma era stilato a 360° per tutti i palati ed interessi.
Tantissime sono state le realtà editoriali presenti, dalle più grandi e riconosciute, a quelle più recenti, che potevano trovare il loro spazio anche attraverso appuntamenti nelle varie Sale apposite presenti al Lingotto.
Il caso Zerocalcare
Il nome più chiacchierato è stato sicuramente quello di Zerocalcare, volente o nolente, che piaccia o meno, è colui che più ha mosso gli appassionati del mondo del fumetto. Michele è stato inoltre protagonista durante una manifestazione Pro-Palestina scaturita all’esterno del Lingotto, in cui l’autore è uscito per placcare gli animi. Nell’occasione della Fiera ha presentato l’uscita del suo ultimo lavoro Quando muori resta a me, presente con un’edizione variant limitata a 3000 copie. Come sempre, purtroppo, non sono mancati i casi di compravendita.
Tanti talk e tanti ospiti…
Noi di WorldWideNerd ci siamo concentrati maggiormente sul lato fumettistico del Salone Internazionale del Libro, prendendo parte ad alcuni dei numerosi appuntamenti presenti. La gestione di questi eventi è stata ben gestita grazie alla necessità di prenotare il proprio posto online, per gli incontri più importanti, lasciando comunque disponibili diversi posti liberi per chi riuscita ad arrivare, però, con notevole anticipo.
Tra i numerosi ospiti vi erano quelli più sul lato politico, come Alessandro Orsini, professore e sociologo che ha presentato il suo libro su Ucraina e Palestina. Ma anche nomi come Marco Travaglio e non solo.
Tra i diversi incontri abbiamo avuto il piacere di partecipare a quello con Don Winslow, cui ha presentato il suo 25° ed ultimo libro, col quale chiuderà la propria carriera, dicendo addio al suo personaggio, Danny Ryan. L’ex investigatore privato ha inoltre mosso un allarme con la censura dei libri. La storia è destinata sempre a ripetersi.
Tra quelli che abbiamo personalmente trovato più toccanti, con un pizzico di divertimento grazie all’immancabile simpatia dell’autore, è quello di Giacomo “Keison” Bevilacqua. Qui ha presentato A Panda piace… Capirsi con cui ha voluto dare voce al suo percorso, tutt’ora in atto, attraverso cui è uscito dalla propria ansia e depressione.
Si potrebbe proseguire ancora per molto, con anniversari, come quello dei trent’anni di Minimun Fax, workshop sul fumetto e quant’altro.
Ma il Salone Internazionale del Libro non era solo conferenze. I vari editori, nei loro stand, hanno portato i propri autori. Non solo Zerocalcare o Keison, ma anche Licia Troisi, Mirka Andolfo, Leo Ortolani, gli autori di Le guerre di Lucas, Cristopher che ha lavorato alla biografia di Audrey Hepburn, Jeff Kinney, ovvero l’autore di Diario di una schiappa, e molti altri ancora.
Questo Salone Internazionale del Libro ha svolto appieno il proprio lavoro, accontentando tutte le tipologie di lettori, dando la possibilità di scoprire nuove realtà e a quest’ultime di farsi a loro volta conoscere.