Doverosa premessa, non andremo a recensire interamente quest’opera perché un vero must have del fumetto occidentale. Ogni parola spesa nel giudicarla nel suo complesso sarebbe superflua. La recensione ha il solo scopo di analizzare il primo numero della nuova edizione targata Panini, per chi non conoscesse la violenza raccontata in Scalped. Non escludiamo però di portarvi un focus approfondito a fine serie!
Quindici anni fa, Dashiell Bad Horse se n’è andato dalla riserva indiana in cui è nato e cresciuto nella speranza di sfuggire a una vita di miseria e violenza…ma ora è tornato, e con una pericolosa missione da compiere! Come agente federale sotto copertura, Dashiell dovrà reintegrarsi in un mondo fatto di ombre che non si è dimenticato di lui e non ha affatto preso bene il suo abbandono!
– trama dell’editore
Il mondo creato da Jason Aaron e R.M. Guera è violento, duro e spietato. Vige una sola legge, quella della violenza. La vendetta, la ferocia e la forza regnano sovrane. Jason Aaron non dà minimamente il tempo al lettore di ambientarsi, parte subito diretto come un gancio di Mike Tyson in pieno volto. Il ritmo è sempre incalzante e veloce, ma nulla avviene per caso. La sensazione iniziale è quella di avere tra le mani una storia confusa e troppo frenetica ma non è così. Piano piano grazie ad alcuni flashback, e vari racconti, iniziamo a capirci qualcosa in più, il passato di alcuni personaggi sta ritornando a farsi sentire.
Horse è un agent dell’FBI che, poco più che 15enne, è fuggito dalla riserva indiana in cui è nato per scappare da luogo di violenza e soprusi. Ma quel mondo lo ha segnato, nonostante abbia intrapreso la strada della giustizia, è cresciuto come un uomo violento e spietato. Dopo diversi anni ritorna nella riserva indiana, come agente infiltrato, con lo scopo di arrestare il boss locale. Qui può sfoggiare liberamente tutta la sua rabbia, la propria frustrazione e violenza. Chi fa parte della cerchia del boss può fare quasi qualsiasi cosa, ben presto si accorgerà che incastrare il malavitoso non sarà cosa facile.
Spazio all'autore: Trovare storie che riescano a prendermi così tanto dopo un solo numero è davvero difficile. Ho amato la violenza, la ferocia e la maturità di questo primo numero. La storia la conoscevo già, a grandi linee, immaginavo di poter avere tra le mani un prodotto così maturo e crudo. Ora non vedo davvero l'ora che esca il secondo numero! L'impronta scelta da Jason Aaron è tipica delle serie tv e, non a caso, anni dopo averla terminata è stata opzionata per diventare una serie. – Andrea – World Wide Nerd