Scurry, La foresta sommersa – Recensione

Alla fine del primo volume avevamo lasciato i nostri piccoli topolini in balia di una pesante e violenta imboscata da parte dei gatti. La storia parte subito con il piede sull’acceleratore in quanto scopriamo che nella fazione “ostile” della colonia fa parte uno dei topi che, inizialmente, sembrava essere dalla parte di Wix e Pict.

Dopo che l’ultimo disperato tentativo di trovare del cibo è andato terribilmente storto, i due topi domestici Wix e Pict vengono scagliati lontano da casa in una landa selvaggia piena di lupi famelici, serpenti affamati e feroci rapaci. Separati nella foresta, devono riunirsi e tornare al loro nido prima che sia troppo tardi. I freddi boschi non sembrano un posto per un umile topo, ma molte altre creature hanno imparato ad adattarsi alla nuova situazione dovuta alla scomparsa degli umani. I topi selvatici proteggono ostinatamente la loro terra dagli estranei. Una colonia di castori del nord ha sbarrato il fiume, formando un enorme lago che minaccia la valle. Un misterioso trio di volpi trama nell’ombra, con obiettivi noti solo a loro. E da est arriva uno straniero, seguendo le voci di un guardiano assente da tempo che un tempo proteggeva la foresta. Ma nessuno sa se questo protettore sia ancora vivo.

– Trama dell’editore

Come già detto anche nella scorsa recensione, il punto di forza di questa serie riguarda il word building. Un mondo vasto, almeno agli occhi dei piccoli topi, e variegato sia dal punto di vista delle ambientazioni sia da quello degli abitanti. In questo secondo numero vediamo molte più razze (castori, volpi, corvi, alce e tanto altro) ognuna con le sue peculiarità e un ruolo preciso in questo mondo “post-apocalittico” e nel racconto.

A dominare la scena dei nuovi personaggi abbiamo una maestoso alce che fungerà da caronte e cicerone per Pict, un branco di lupi famelici che aspettano solo il momento giusto per attaccare l’alce e infine il duo composto dai corvi e i castori. Proprio questi ultimi sembrerebbero essere l’unico porto sicuro per gli animali indifesi, disposti a dare rifugio e protezione a tutti ad una condizione: la loro manodopera per la creazione di una diga.

Il viaggio di Pict in questo folle mondo è intervallato da altri due piani narrativi, il primo riguarda Wix e il secondo la cospirazione nella colonia dei topi. Wix, la figlia del grande capo dei topi, è sfuggita all’agguato dei gatti ma un suo possibile ritorno a casa è possibile solo attraversando boschi, stagni e laghi. Un viaggio impossibile per un piccolo topolino ma, come vedrete, il prode Pict avrà un ruolo chiave in questo viaggio. Chiudiamo con la cospirazione nella colonia, senza fare nomi per questioni di spoiler, è sicuramente l’aspetto più intrigante del racconto. Tradimenti, cospirazioni, alleanze e tentati omicidi stanno colpendo la colonia.

Il prossimo numero della serie sarà quello conclusivo, riuscirà Mac Smith a chiudere al meglio questa storia? Scopriremo mai che fine ha fatto l’uomo?

Spazio all'autore: Serie che sto letteralmente amando, semplice ma intrigante. Adrenalica, emozionante e ricca di cospirazioni. Che si può chiedere di più? Andrea – World Wide Nerd

7.5
von 10
2024-02-23T17:00:00+0000