Scurry 3, La maledizione dell’ombra – Recensione

Ad inizio aprile Renoir Comics ha finalmente pubblicato il terzo e ultimo capitolo della saga post-apocalittica scritta e disegna da Mac Smith. Nei precedenti due volumi, trovate qui e qui le nostre analisi, avevamo scoperto come vi fossero due fazione ben distinte nella colonia dei topi. Da un lato i vecchi saggi, Pict e tutti quelli che realmente pensano al bene della colonia e dall’altra i cospiratori, che per questioni di spoiler non vi diremo da chi sono cappeggiati, che mirano al potere e alla propria ricchezza.

Nel profondo del bosco, Pict e Wix fanno una terribile scoperta e si precipitano a casa per impedire agli anziani di commettere un errore che potrebbe portare alla distruzione dell’intera colonia. Ma una spietata banda di traditori, stufa dei tentennamenti degli anziani, trama per prendere il controllo della colonia.

– Trame dell’editore

L’evoluzione della storia è sicuramente l’aspetto vincente di questa saga. Abbiamo tre punti chiave che vengono esplorati ed analizzati all’interno di Scurry:

  • L’aspetto politico. La cospirazione e i tradimenti all’interno della colonia, vediamo come da un lato c’è chi pensa realmente al bene della propria colonia e dall’altra abbiamo chi è disposto ad assoldare persino i gatti che, all’interno del racconto, vengono paragonati a mercenari tossicodipendenti. L’odio tra le due razze e palpabile in ogni tavola e l’utilizzo dell’erba gatta come pagamento – droga è un’escamotage geniale da parte di Smith. Può dare sicuramente l’idea di un qualcosa di banale ma per come viene utilizzato risulta azzeccato e in linea con il racconto.
  • L’aspetto sociale. In questa vediamo come ogni singolo animale abbia un ruolo specifico all’interno dell’ecosistema e della propria popolazione. Vengono introdotte specie differenti, ognuna con una propria peculiarità che risulta poi essere chiave all’interno dell’ecosistema. Allo stesso tempo in ogni gruppo animale abbiamo ruoli differenti. Vediamo i Topi esploratori, gli Ingegneri all’interno dei castori o persino alcune figure che, per certi versi, possiamo quasi paragonare agli schiavi. Proprio quest’ultima figura raggruppa tutti quegli animali che cercano protezione dai castori, visto come l’animale sovrano della foresta, e che in cambio di cibo, protezione e un tetto sulla testa sono disposti a tutto.
  • L’aspetto sovrannaturale. Viene menzionata una figura mistica che in passato regnava sulla foresta e che la proteggeva da tutto e tutti. Oltre a questo vediamo tre figure particolari, le volpi, che danno l’idea di essere simili alle Veggenti dei miti del Nord. Figure dotate di poteri particolari in grado di guidare e illuminare chiunque. Infine abbiamo come elemento sovrannaturale la causa che ha portato alla distruzione del mondo, un paragone interessante e geniale che per ovvi motivi non vogliamo svelarvi.

I tre macro argomenti di Scurry trovano un perfetto equilibrio nei pochi volumi che compongono la serie, nessuno di questi viene mai trattato in maniera superficiale. I dubbi e le perplessità che avevamo nei primi volumi erano legati ad una mancata spiegazione del contesto, ci troviamo catapultati in una terra priva di esseri umani. O meglio, sappiamo tramite i racconti degli esploratori che gli umani sopravvissuti sono fuggiti in luoghi sconosciuti. Nonostante il racconto non verta minimamente sugli uomini è inevitabile porsi diverse domande su ciò che può aver causato tutto questo. Un’epidemia? Una guerra? Una carestia improvvisa? La risposta a queste domande arriva a metà del terzo e ultimo volume della serie. Col senno di poi arriva nel momento più giusto, quello dove anche gli animali fanno chiarezza su molte loro perplessità. Contemporaneamente ai protagonisti del mondo di Scurry riceviamo molte risposte, vengono difatti affrontati diversi punti che, nel corso della saga, sembravano quasi tralasciati al caso. Scopriamo il destino degli uomini, scopriamo chi sia questa figura che proteggeva la foresta e che fine ha fatto.

Nulla è come sembra. La soluzione narrativa utilizzata da Mac Smith è geniale e perfetta per questo racconto. Fatevi un regalo, recuperate questa miniserie perché con la sua semplicità e al contempo maturità nell’affrontare diversi temi saprà sicuramente sorprendervi.

Spazio all'autore: Scurry è la classica opera che al primo impatto in molti, me compreso, abbiamo sottovalutato. Un prodotto che può sembrare banale e buttato lì al caso nasconde invece un potenziale enorme. Un piccolo gioiello che rientra a mani basse tra le migliori letture fatte in questo 2024. Andrea – World Wide Nerd

8
von 10
2024-05-08T16:00:00+0000