She Is Beautiful vol. 1 – Recensione

I ricordi sono l’essenza della nostra esistenza. Sono tutto ciò che abbiamo e tutto ciò che siamo, siamo vuoti senza essi.

I ricordi sono dolci, leggeri, duri e devastanti ma sono anche nostalgici.

La nostalgia ci accarezza il cuore e ci fa rivivere emozioni stupende che terminano, però, nella malinconia più totale.

La malinconia ci distrugge, annienta l’animo e ci trasforma nel contenitore vuoto che un giorno sarà polvere.

Ma in fondo cos’è la vita se non ricordi di attimi che non vivremo mai più…

Questo è She is Beautiful, una misteriosa e dolce opera scritta da Jun Esaka, disegnata da Takahide Totsuno ed edita da Planet Manga che ringraziamo per la copia omaggio del primo volume.

In una misteriosa struttura vivono alcune ragazze senza alcun parente. Al decimo compleanno vengono assegnate delle particolari mansioni da svolgere. Kurumi si addormenta alla vigilia del suo decimo compleanno, per risvegliarsi quattordici anni dopo. La donna si ritrova in un luogo sconosciuto con una delle sue amiche, ormai invecchiata, ma di lei non ha buoni ricordi. La giovane soffre di un particolare disturbo: ogni qualvolta si sveglia la sua memoria viene resettata. In queste condizioni critiche dovrà recuperare ricordi importanti persi e capire cosa sia realmente accaduto.

-Trama dell’editore

Un incipit controverso

L’opera ci mostra da subito un incipit molto interessante nonostante il controverso sapore di “già visto”, a primo impatto si ha la sensazione di essere catapultati in The Promised Neverland, ma fortunatamente questa sensazione scompare da lì a poco.

Il racconto è ambientato in un futuro distopico in cui una ristretta cerchia di bambine è rinchiusa in una vera e propria bolla. Qui vengono istruiti nelle materie più disparate, dalla scienza all’arte per far emergere in loro la propria vocazione, coloro che non spiccano in nulla diventano vero e proprio prodotto di scarto destinato a procreare o a diventare cavie da laboratorio.

In questo luogo troviamo la nostra protagonista che è in procinto di compiere 10 anni per scoprire a quale settore verrà assegnata. Durante il corso della sua breve vita ha imparato a conoscere le sue amiche, in particolare Hikari, con la quale stringe un rapporto profondissimo. Un rapporto destinato a restare nella mente di Kurumi, in eterno.

I temi trattati

L’opera tratta svariati temi partendo dal fondamentale concetto dei ricordi che sono il cardine del racconto e la nostra protagonista è destinata a perderli. Gli autori smembrano totalmente questo concetto analizzando l’importanza che i ricordi hanno su ognuno di noi mettendo in primo piano le emozioni che essi suscitano come la nostalgia, l’amore, l’amicizia e la malinconia.

La chiave fantascientifica

Un altro tema fondamentale è legato al pizzico di fantascientifico che viene mostrato sin dalle prime pagine. Nel futuro distopico in cui si trovano i vari personaggi del racconto è in corso uno studio sulla creazione di micromacchine capaci di controllare gli essere umani che creano un collegamento neurale tra tutti e tutto. Nel primo volume viene accennato al tutto dando un chiaro segnale sul modo in cui il racconto si evolverà nel corso dei volumi.

Il concetto di semplicità

Gli autori, inoltre, analizzano un altro aspetto fondamentale della psiche umana, ovvero il concetto di semplicità. La nostra protagonista non conosce il mondo esterno e quando finalmente si ritroverà fuori dalla bolla, scoprirà e vedrà cose che mai avrebbe pensato di poter ammirare restando letteralmente estasiata dal tutto.

Lo stile dell’opera

Lo stile di disegno è estremamente moderno con tratti ben definiti e si sposa alla perfezione con il racconto che ne consegue. Gli incastri narrativi sono ben fatti e instaurano nella mente del lettore interesse e voglia di continuare la lettura. Nel primo volume non sono presenti buchi di trama ma ovviamente tutto resta in sospeso e il plot twist sul finale lascia ben sperare per il proseguimento del racconto.