Slumber – Recensione

Andiamo diretti e crudi al nocciolo della nostra recensione: Slumber non ci ha fatto impazzire. Probabilmente siamo una voce fuori dal coro perché sul web, tra siti vari e Instagram, stiamo leggendo molti pareri positivi sull’opera creata dal trio Smith – Cardinali – Robins. Sia chiaro non è tutta da buttare ma, probabilmente, le nostre aspettative erano superiori al risultato finale.

Partiamo subito dalla colonna portante, e grandissimo lato positivo di questa storia, ovvero i disegni di Vanessa Cardinale e i colori di Simon Robins. L’armonia tra questi due elementi è incredibile, un lavoro eccellente che rende perfettamente l’idea psichedelica e surreale di questo racconto.

Nel farlo, va al contempo ad approfondire psicologicamente la protagonista, mostrandone le molte cicatrici e scheletri nell’armadio. Infatti rispetto alle prime pagine, in cui ci viene presentata come donna tutta di un pezzo e senza paura, in una sorta di rielaborazione dell’archetipo del protagonista dei film action anni ’80, la Stenson cresce pagina dopo pagina.

Stetson è una detective dei sogni, o meglio, una cacciatrice di incubi: grazie al suo straordinario potere, è in grado di entrare nei sogni dei clienti che si rivolgono alla sua insolita agenzia e di liberarli a colpi di fucile (letteralmente!) dagli incubi che li tormentano. Ma quando un misterioso serial killer comincia a uccidere i sognatori nel mondo reale, Stetson si trova di fronte al suo più grande e pericoloso avversario. Solo lei potrà fermarlo, ma a quale prezzo?

Trama dell’editore

Il punto debole, o comunque quello che ci ha lasciato maggiormente delusi, è la storia. Il potenziale era davvero enorme. Il mondo degli incubi/sogni è un argomento delicato e trattato in più media, il rischio è sempre quello di creare un qualcosa di banale ed è, purtroppo, il difetto di questa storia. L’inizio è promettente, anche perché da subito è cruenta e le tavole fanno presagire che il peggio dovremo ancora vederlo. Con il passare delle pagine si crea molta confusione, parzialmente chiarita da alcuni flashback, mentre il ritmo ha grossi cali di intensità e, a nostro avviso, storie di questo tipo devono mantenere la tensione sempre alta.

Altro grosso difetto riguarda il background di questo mondo onirico, accennato quasi a tratti senza mai entrare nel dettaglio e a fondo. Un vero peccato perché è un argomento che permette di giocarsi mille idee, nel mondo dei sogni tutto è lecito. Slumber è quindi un’opera dal potenziale altissimo ma che da l’idea di non averci creduto abbastanza.

Spazio all'autore: Sufficienza striminzita raggiunta soprattutto per il comparto grafico incredibile. I disegni e i colori rendono perfettamente l'idea di un mondo onirico e folle. La storia, come già detto più volte nel corso della recensione, trasmette tutto il suo potenziale ma a fine lettura resta quel maledetto pensiero che si poteva fare di più, molto di più. Andrea – World Wide Nerd

6
von 10
2023-10-25T16:00:00+0000