Il celebre regista J.J.Abrams e suo figlio Henry Abrams fanno un discreto esordio nel mondo del fumetto. Il team artistico si completa con la “nostra” Sara Pichelli ai disegni.
La storia si colloca nei racconti fuori continuity, se volete approfondire questo argomento trovate qui un nostro focus, e racconta di un’ipotetico futuro in cui Peter Parker ha appeso il costume al chiodo abbandonando il suo ruolo d’eroe.
Un fumetto concepito con il ritmo, l’azione e la spettacolarità di un kolossal! La miniserie-evento scritta dal regista di Star Wars: Il risveglio della Forza e illustrata dalla cocreatrice di Miles Morales. Uno Spider-Man mai visto prima, in un mondo dove Peter Parker ha appeso il costume al chiodo. La minaccia di Cadaverico, un nemico inquietante che viene dal passato!
– trama dell’editore
Marvel Artist Edition
“La linea di sangue” è uscita per la prima volta in Italia in spillatino tra il 2019 e il 2021, una miniserie divisa in 5 parti che ha avuto una pubblicazione molto irregolare. I primi due albi sono stati pubblicati nell’arco di un paio di mesi per poi aspettarne diversi per l’uscita del terzo. Queste problematiche legate alle tempistiche non sono mai state chiarite ma non è da escludere che fossero dovute agli impegni cinematografici di J.J. Abrams. Questo lunga attesa ha sicuramente creato poco pathos e curiosità per la storia, sia per il formato ormai poco apprezzato dai lettori sia per queste tempistiche di pubblicazione molto lunghe.
Qualche settimana fa Panini ha pubblicato l’intera miniserie in formato Marvel Artist Edition, edizione di grandi dimensioni al prezzo di 30€. Sicuramente il formato scelto è perfetto per godersi al meglio gli splendidi disegni della Pichelli ma, non capiamo se per scelta artistica o meno, la resa dei colori non è ottimale. A differenze delle tavole presenti nello spillatino, le trovate poco più su, i colori sono freddi e cupi.
Il destino di essere Spider-Man
L’aspetto che più abbiamo apprezzato di questa storia riguarda il rapporto difficile tra Peter Parker e suo figlio Ben, due personaggi tanto diversi tra loro quanto uguali. Il primo ha abbandonato tutto dopo i tragici eventi che vedrete nelle primissime tavole, il secondo si ritrova ad essere abbandonato dal padre e scopre, per caso, di avere poteri ragneschi. Non vuole essere Spider-Man, non si sente un eroe e, soprattutto, non vuole esserlo perché lo legherebbe troppo al padre. Un padre che, per evitare spoiler non diremo, non vuole neanche avere nella sua vita.
La parte che però abbiamo riscontrato come mal gestita e debole riguarda Cadaverico. Genesi banale, classici problemi collaterali durante un esperimento andato male, poco carisma, motivazioni e costruzioni piatte. Un personaggio che non crea la minima presa sul lettore quando, visto gli eventi della storia, aveva il potenziale per essere un gran bel villain. Tutta questa fase centrale della storia diventa noiosa e piatta ma risale quando, nel finale, vengono ripresi due concenti chiave: la famiglia e l’essere Spider-Man.
Nel complesso l’idea di base è interessante ma mal sviluppata, si poteva fare sicuramente di più soprattutto sfruttando i legami affettivi dei personaggi e creando un villain più credibile e interessante.
Spazio all'autore: Storia che fa giusto il compitino. Non una brutta storia, non una storia memorabile. Diciamo che è leggibile. Ha buoni spunti, i disegni sono fenomenali ma la gestione del villain e di alcuni eventi è parecchio medriocre. – Andrea – World Wide Nerd