The God of High School Vol.1 – Recensione

Dopo Tower of God e Solo Leveling arriva in Italia il terzo tra i manhawa più famosi al momento in circolazione. Iniziando la sua scalata nel 2011 come pubblicazione digitale sulla piattaforma Webtoon al pari dei titoli sopracitati, The God of High School si è guadagnato nel corso degli anni una fama più che discreta, ricevendo un adattamento animato realizzato dallo studio MAPPA nel 2020. Edizioni Star Comics amplia dunque ulteriormente il proprio catalogo, mostrando ancora una volta la volontà di aprirsi verso il fumetto coreano, che pur essendo ad un primo impatto facilmente confondibile con un classico manga, ha la particolarità di avere il proprio senso di lettura all’occidentale, ovvero da sinistra verso destra. Con questo primo volume cartaceo della serie, che avrà cadenza mensile, l’autore ci trascina in un mondo caratterizzato da tratti e tematiche tipici dei manga d’azione, familiari certo, anche se forse leggermente abusati.

Per i propri desideri

Il diciasettenne Jin Mori non ha mai perso un combattimento in vita sua. Addestrato dal nonno nell’arte marziale del Taekwondo, un giorno il giovane riceve un invito per partecipare ad un misterioso torneo di arti marziali chiamato God of High School, che raduna giovani combattenti provenienti da tutta la Corea del Sud, al fine di selezionare i tre vincitori che parteciperanno ad un torneo mondiale. Non è chiaro quale sia davvero lo scopo di un simile progetto. Certo è che il premio in palio fa gola a molti: la realizzazione di un unico desiderio, qualunque esso sia. Mentre dietro le quinte si muovono misteriosi individui dai poteri inimmaginabili, gli sfidanti si incontrano per la prima volta, ognuno con il proprio stile e un’obiettivo ben chiaro in mente. Il torneo può avere finalmente inizio.

L’opera di Yongje Park racchiude in sé elementi ben noti e rodati nel tempo: un trio di protagonisti, di cui il principale incredibilmente forte e dal carattere solare ed energico, un torneo, misteriosi poteri, un sogno da realizzare e tante, tante botte, il tutto condito da non pochi cliché. Eppure nonostante questa sia una formula già vista in diverse occasioni continua a funzionare ogni volta. Ispirato a Dragon Ball per stessa ammissione dell’autore, The God of High School trova la sua forza in questi elementi “classici” che non passano mai di moda, anche se potrebbero stancare il lettore di lunga data, in cerca di un modo più maturo di raccontare un medesimo elemento narrativo o semplicemente di una lettura più complessa e stratificata.

Cambiamo media

Senza distaccarsi da sentieri già battuti ed esplorati in precedenza, il volume si assesta sulla medesima linea d’azione anche per quanto riguarda il lato visivo, racchiudendo in ogni tavola una sequenza di vignette la cui disposizione non suscita nel lettore ne caldo ne freddo. Un fatto dovuto principalmente alla trasposizione da un diverso supporto mediatico, caratterizzato da differenti modalità di fruizione. La disposizione originale delle vignette, così come quella dei balloon, pensata per una lettura a scorrimento verticale, riesce a dare maggiore incisività e centralità alle immagini, sia nei cambi di inquadratura che nei momenti più salienti del racconto. Una caratteristica dunque da imputare esclusivamente al cambio di supporto che non alle abilità dell’autore.

Pregevole e degna di nota è l’edizione realizzata da Star Comics, che ancora una volta propone un testo realizzato a regola d’arte e con grande cura. The God of High School si presenta in un brossurato con alette morbido e piacevole al tatto, maneggevole, rifinito nei dettagli e soprattutto solido. Potrete quindi godervi al lettura delle 238 pagine del volume interamente a colori senza dovervi preoccupare che queste vi rimangano in mano (ricordate l’edizione Deluxe di Soul Eater?), permettendovi così di gustare al meglio questa lettura leggera e piacevole, che non volendo prendersi troppo sul serio, riesce ad intrattenere senza usare formule ricercate.

The God of High School: Un primo volume piacevole, che propone una storia non troppo originale, ma capace di divertire e piacevole da leggere. Trattandosi del primo volume è presto per dare un giudizio definitivo, vedremo dove ci porterà la storia nei prossimi mesi e se questa formula già rodata porterà delle soprese oppure no. Margherita -_maggie_r

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von 10
2023-03-30T05:57:13+0000