Dopo la splendida prima puntata di settimana scorsa (QUI la recensione) e il successo pressoché unanime di pubblico e critica, ieri è stato il turno del secondo episodio di The last of us.
Segue, come ogni settimana, la recensione senza spoiler dell’episodio trasmesso in esclusiva su HBOĀ (Sky e Now in Italia) dal titolo “Infected”.
Sceneggiatura e regia - proprietĆ commutativa
LaĀ sceneggiatura della puntata ĆØ accreditata al solo Craig Mazin, che dopo unāiniziale carriera come scrittore di film comici e parodisticiĀ (tra cuiĀ RocketManĀ eĀ Superhero Movie), ĆØĀ salito alla ribaltaĀ del grande pubblico grazie alla sceneggiatura diĀ Chernobyl,Ā pluripremiata serie sullāomonimo disastro nucleare.
Quasi in uno scambio di ruoli, questa settimana alla regia troviamo Neil Druckmann, il creatore del videogioco da cui la serie ĆØ tratta.
Buono il lavoro di regia, mancano magari i guizzi della prima puntata, ma le dinamiche sono tutte rappresentate bene e si riesce ancora una volta ad entrare in sintonia con quello che viene mostrato a schermo, grazie ad una sceneggiatura asciutta, ma che sa sorprendere nei momenti giusti, visto lāottimo materiale di partenza.
Insomma, modificando l’ordine degli addendi il risultato non cambia, questi due professionisti, pur venendo da mondi diversi, sembra abbiano sviluppato un’ottima alchimia.
La storia - il viaggio ha inizio
Lāinizio di puntata, regala un prologo, ambientato nel passato, ancora una volta molto interessante e ricco di tensione, in un salendo di emozioni fino alla rivelazione finale. Nel presente assistiamo allāinizio del viaggio dei protagonisti, in questa puntata si nota di più la classica struttura quasi āa livelliā dei videogame, con prove da superare in successione per arrivare dal punto A al punto B, ma il tutto ĆØ comunque raccordato alla perfezione. Le sorprese sono sempre dietro lāangolo e si fanno nuove scoperte sulla lore del prodotto, fino ad arrivare ad un finale esplosivo, che apre nuovi scenari e pone le basi per il futuro della serie.

La CGI e gli effetti speciali
IlĀ comparto tecnicoĀ prosegue sulla stessa linea del primo episodio, ĆØ diĀ buon livello, con ottime riprese sui campi larghi, si fa la conoscenza di nuove creature, assolutamente credibili e rese alla perfezione. LaĀ CGIĀ ĆØ più presente rispetto al primo episodio, ma tutto ĆØ in armonia con lāambiente circostante, grazie anche allāottimo lavoro diĀ trucco prostetico.
Considerazioni finali
La serie viaggia ad un ritmo più lento rispetto alla scorsa puntata, con un episodio di durata classica, ovviamente non mancano le scene action, ma la storia fa passi più corti, nonostante sia di fondamentale importanza per il prosieguo. La regia e la sceneggiatura si amalgamano alla perfezione, regalando momenti introspettivi e sorprese, aggiungendo altri tasselli per il successo della serie.
VOTO: 8
Spazio all'autore

Personalmente sono innamorato dei prologhi di questa serie, le parti nel passato mi fanno entrare pienamente nel mood della vicenda e spero che ce ne siano molti altri. Scoprire, piano piano, come tutto sia andato in rovina, la trovo unāaggiunta interessante al momento presente più dedicato allāaction e allāintrospezione dei personaggi. La puntata nonostante il ritmo più compassato, scorre velocemente e ne vorrei sempre di più, ma il rilascio settimanale ĆØ quello che ci vuole per godere a pieno di ogni singolo momento. Sono completamenteĀ a bordoĀ e non vedo lāora arrivi settimana prossima per la terza puntata!