Nintendo non si ferma e spreme il suo gioiellino all’osso. In attesa della Super Switch splendono le migliori IP della grande N. Zelda prima fra tutti in un gioco in cui finalmente è davvero la protagonista…o quasi!
Affidato alle sapienti mani di Grezzo studios, quest’ultima storia è un ritorno al 2d e alla profondità della trama nonché della densità della mappa. Dopo A Link to the past, era difficile concepire nel 2024 un nuovo titolo valido e meritevole di ore ed ore di gioco ed invece…eccoci qua, dopo Link Awaking (il remake è da 8 in pagella), un un tuffo nel passato che sembra il futuro.
Si tratta di stili differenti, ma il fascino dell’universo di Zelda e Link è unico. Che sia l’open world di Zelda BOTW o TOTK poco cambia, la magia nasce dalla trama, dallo spessore dei suoi personaggi, dalle musiche e da un gameplay ancora oggi brillante.
Scoprire i gadget di ogni titolo della saga è ancora oggi emozionante, alzare un sasso o tagliare un cespuglio…sapete di cosa parlo se almeno una volta avete giocata ad un Zelda.




La Trama
Il popolo di Hyrule sta scomparendo inghiottito da strani squarci luminosi apparsi all’improvviso. Anche Link, subisce la stessa sorte e viene assorbito poco dopo aver sconfitto il brutto porcello Ganon e liberato da un sortilegio e dentro un cristallo la principessa Zelda. Rimasta priva del suo affidabile spadaccino, la principessa Zelda dovrà fare del suo meglio per salvare il suo regno dalle forze del male. Al suo fianco c’è la fata Tri, che le dona un bastone magico capace di evocare repliche di oggetti e nemici incontrati lungo il suo viaggio. Nuovi gadget, una mappa davvero grande e dungeons con enigmi, insomma come sempre…ma a noi piace cosi, Zelda non stanca mai.
Tantissime novità
Anche se il gioco potrebbe sembrare simile agli altri titoli della saga e senza apportare cambiamenti estremi in realtà contiene elementi nuovi. Durante i primi passi della storia ci si imbatte nello scettro brandito da Zelda e nella presenza di Tri, fatina in grado di ricucire gli squarci. Da li in avanti si scoprono sempre più cose, come la possibilità di replicare gli oggetti di gioco e di crearne di nuovi. Quindi tanti nuovi oggetti e gadget, tanti nuovi nemici (davvero tanti) ma sempre lo stesso appeal. Non c’è Link e non si rimpiange perché anche nelle sezioni a scorrimento orizzontale (presenti anche in Mario Odissey…ricordano Link’s Adventure) trovare soluzioni agli enigmi dei Dungeons sarà davvero divertente. Ogni schema, i Dungeons per come li conoscevate prima, a senso unico e con una sola via di uscita, non esistono più. Seppur limitati dallo stile retro in 2d le soluzioni sono in realtà libere. Un gioco divertente che lascia spazio (ispirato a BOTW) al player per forgiare la soluzione al percorso che Zelda dovrà intraprendere. Insomma un altro infallibile colpo scagliato da Nintendo.
Spazio all'autore: Bando alle ciance, Nintendo non sbaglia un colpo. Con semplicità ed astuzia rilancia gli schemi ed il gameplay degli Zelda del passato trasportandoli ai nostri giorni. Il risultato è ottimo. Gameplay di alta fattura come solo la grande N sa fare, narrativa, musiche per un successo certo. Un titolo per tutti, fan e non, un gioco da non perdere. I tanti titoli indie che strizzano l'occhio al passato sono di sicuro stati di ispirazione a chi il passato del gaming l'ha scritto. Imperdibile. – Riccardo – Ruta Ruta