James Tynion IV è sicuramente uno dei nomi più acclamati del momento nel mondo della nona arte. Ciò è dovuto dal fatto che sforna un gioiello dietro l’altro con Something is killing the children, per esempio, o Departmen of truth, per citarne un altro. Un autore che viene subito associato al genere horror, ma non è solo questo va ben oltre e The nice house on the lake ne è un esempio lampante.
Attualmente la serie conta in Italia due volumi, con 12 capitoli totali, che chiudono il primo arco narrativo della storia. Il racconto però non giunge al termine ed i presupposti, gli elementi che arricchiscono questa ambientazione, fanno pensare ad una conclusione ancora lontana. Una scelta pensata già dalla prima bozza della sceneggiatura o una corsa all’allungo per approfittare del successo? La risposta forse si trova a metà strada. Sembrerebbe che l’idea già in partenza promettesse una storia che proseguisse oltre i due volumi, perché era impensabile chiudere le trame e gli eventi inseriti in così poco spazio.
Noi possiamo ritenerci assolutamente entusiasti dal fatto che potremo continuare l’immersione in queste pagine attraverso un secondo arco narrativo, che promette fuoco e fiamme. Non che i primi due volumi siano da meno, ma si concentrano prevalentemente sul lato psicologico di personaggi, con l’effetto che gli eventi hanno su di loro.
Come pensi che finirà il mondo?
“Tutti gli invitati conoscono Walter, alcuni bene, altri meno. Alcuni da sempre, altri solo da pochi mesi. Quello su cui tutti sono d’accordo, in ogni caso, è che Walter è un tipo un po’ strano… Ma dopo un anno difficilissimo, che ha messo a dura prova la salute psicofisica del mondo, nessuno vuole rifiutare il suo invito a passare del tempo in una stupenda casa nel bosco, affacciata sul lago, in un paesaggio da sogno. E anche se l’eccessiva segretezza di Walter è quasi al limite del fastidio, per le dieci persone che hanno accettato di passare una vacanza insieme può essere l’occasione di tornare a socializzare e creare legami umani. Ma le cose stanno per farsi decisamente spaventose… e non solo per chi ha raggiunto la casa di Walter!”
– Trama del primo volume
Un tranquillo weekend di paura
Concentrarsi su un singolo aspetto di questo fumetto è difficile, perché tutto funziona alla perfezione. Ma sicuramente ciò che risulta essere più fondamentale è il rapporto di convivenza tra un gruppo di ragazzi, tra la fase adolescenziale ed adulta, a dover fare i conti col fatto di essere gli unici sopravvissuti dell’umanità. L’invito da parte del loro amico in comune, Walter, era solo una scusa, una trappola. Con quest’ultimo che si è rivelato essere qualcos’altro… Questo è solo un sunto estremo del primo capitolo, in cui succede di tutto e di più.
Man mano che passano i giorni il gruppo diventa sempre più instabile. Scoperte vengono taciute fino a quando non risulta essere troppo tardi. Come reagiranno i diversi membri di questo gruppo? Che rapporti hanno gli uno con gli altri? Perché uno di loro non ha veri legami con gli altri? Cosa si nascondono? Sembra di essere testimoni di una sorta di Grande Fratello, ma in cui in gioco c’è forse la propria vita. O forse perdere la vita è l’ultimo dei loro problemi.
The nice house on the lake è una serie claustrofobica, anche quando le ambientazioni non sono confinate all’interno a delle mura. La tensione, l’ansia, è palpabile dall’inizio alla fine, coinvolgendo appieno il lettore nello svolgersi della narrazione.
Ma non è solo questo… Attraverso il personaggio di Walter viene approfondito uno degli innumerevoli aspetti psicologici del racconto. La dipendenza dagli altri. Il bisogno di essere indispensabile verso qualcuno, per non sentirsi inutili e non pensare a sé stessi.
I disegni di Alvaero Martinez Bueno designano l’artista come il perfetto nome per rappresentare la storia da brivido di Tynion con tavole a dir poco spettacolari.
Spazio all'autore: Ormai Tynion ha conquistato la mia libreria e con questo titolo mi ha ricordato il perché. The nice house on the lake è sicuramente la migliore lettura dell’ultimo periodo per quanto riguarda le novità (e non solo). Non credo ci sia altro da aggiungere… se apprezzate gli thriller psicologici è ciò che fa per voi. Il tutto all'interno di un'atmosfera di una delle infinite sfumature del genere horror. – Davide – Riccidanerd