Una serie intrigante, The Watcher, da vedere tutta d’un fiato o da assaporare piano piano.
Diciamo che Ryan Murphy e Ian Brennan, gli sceneggiatori e ideatori, non sono proprio gli “ultimi arrivati”.
Sono infatti noti alla tv per prodotti come Glee, American Horror Story, 9-1-1 o la serie Netflix su Jeffrey Dahmer.
E poprio su Netflix, ritroviamo la loro ultima chicca: “The Watcher”, l’Osservatore.
Ed ĆØ proprio intorno a questa losca figura che ruotano le vite dei protagonisti.
La trama segue le vicende della famiglia Brannock, una qualsiasi famiglia newyorkese trasferitasi in una cittadina di campagna, in una di quelle case da sogno.
Gigantesca, curata nei dettagli, con richiami all’epoca vittoriana e un giardino da urlo.
Come dicevamo, un sogno.
Ben presto perĆ² per il signor Brannock e la signora Brannock, questo sogno diventerĆ un incubo.
Iniziano da subito infatti i problemi: tra vicini invadenti, strane lettere minatorie, indagini, insabbiamenti e questo inquietante personaggio che si definisce, appunto, l’osservatore.
Se l’evasione dalla cittĆ sulle prime battute poteva essere la soluzione a qualche problema familiare che, poco a poco, verrĆ sviscerato, in un secondo momento risulterĆ essere decisamente controproducente.
La serie si regge su due colonne portanti, imprescindibili per un prodotto di qualitĆ : la trama e gli attori.
La trama, come divevamo, ĆØ intrigante. Mai banale, piena di colpi di scena e farĆ sƬ che lo spettatore si interroghi, puntata dopo puntata, su come potrebbe proseguire la vicenda.
Ovviamente generando teorie a volte corrette, a volte completamente fuori rotta.
Ma gli attori, che portenti: qui la recitazione ĆØ ad alti, altissimi livelli.
Dean Brannock ĆØ intepretato da Bobby Cannavale, uno di quegli attori che si ĆØ fatto decisamente una gran gavetta. E si vede tutta. Interpretazione magistrale, elabora un personaggio dalla psicologia complessa, che vuole proteggere la sua famiglia a tutti i costi, anche a discapito della sua sanitĆ mentale.
La vera perla ĆØ perĆ² quel talento nato di Naomi Watts, che qui mette in mostra la moglie di Dean, Nora.
Un mostro, nella recitazione. Solo applausi per lei, nulla da aggiungere.
E troviamo anche altre facce note, per chi bazzica lo showbiz: Mia Farrow, Richard Kind, Margo Martindale, Christopher McDonald e la recente vincitrice del Golden Globe Jennifer Coolidge.
Come dicevamo in apertura, i metodi di visione di The Watcher possono essere solo due.
O la si guarda tutta d’un fiato, o poco per volta.
Nel primo caso puĆ² essere una bella fatica (ripagata ovviamente) perchĆØ la serie comprende 7 puntate per un totale di 5 ore e mezza circa.
Oppure, una puntata alla volta, con calma, con l’obiettivo di arrivare da soli alla soluzione dei misteri, analizzando prove e fatti e stilando teorie.
In conclusione, assolutamente consigliata. Chiaramente ĆØ una serie che mette ansia, agitazione, non ĆØ per tutti. E’ un mystery/thriller ben strutturato, che si prende i suoi tempi ma dove le interpretazioni degli attori valgono da sole la visione.
Ha una sola “pecca”, se cosƬ la vogliamo chiamare. E’ nata come una mini, continuerĆ con una seconda stagione.
Fosse stata una serie da 10 puntate, avrebbe fatto il botto.
La trovate su Netflix: buona visione!
Voto: 8
Spazio all’autore
Netflix, a mio avviso, si deve concentrare su prodotti di qualitĆ come questo. Basta teen drama da 10 stagioni, prodotti di bassa lega. The Watcher deve essere da esempio: attori del grande cinema, con le competenze per recitare in un prodotto di alto livello. E la tramaā¦ c’ĆØ poco da dire, resterete incollati alla tv!