Undiscovered Country 4 Disunità – Recensione

Prosegue l’epopea di Undiscovered Country, di cui potete leggere qui la recensione ai primi tre volumi. Il quarto volume, Disunità, edito sempre da Saldapress, vede l’incredibile team di autori muoversi verso nuovi e pericolosi meandri di quel che fu la cosiddetta Terra della Libertà.

Ideato e sviluppato da Scott Snyder (Nocterra, Batman) e Charles Soule (Daredevil), con l’orgoglio italiano Giuseppe Camuncoli ai disegni, supportato da Leonardo Marcello Grassi e, per i colori, da Matt Wilson, la serie Image Comics porta i lettori ad esplorare un futuro in cui l’umanità è sull’orlo dell’estinzione. Un flagellante virus sta decimando la popolazione, che si ritrova divisa tra due superpotenze, l’Alleanza Euro-Africana e la Zona di Prosperità PanAsiatica, in continua lotta tra di loro.

Al di là dell’oceano, verso il Nuovo Continente, potrebbe vigere l’ultima speranza per la sopravvivenza della razza umana. Quella speranza è però dietro ad un muro che circonda l’intero Paese a stelle e strisce. Infatti decenni addietro l’America si isolò. All’interno dei loro confini però qualcosa non andò come al di fuori di essi. Il tempo prese pieghe differenti, l’ecosistema di evolse ed ogni stato divenne una particolare Zona, suddetta a scopi ben precisi. Al centro di tutto, la misteriosa Aurora.

Nel primo volume abbiamo attraverso la Zona di Destino, in cui vige la libertà assoluta. Ma quale senso di libertà, dove si ferma e com’è concepita dal popolo americano? La risposta ha ripercussioni anche nei volumi successivi e il gruppo di eroi che è stato chiamato da Aurora ha ancora molto da capirne.

Abbiamo poi visitato la Zona Unità, in cui la tecnologia aveva un ruolo fondamentale, arrivando alla terrà degli artisti. Può un paese ergersi sulla creatività?

Dopo lo sconvolgente finale del terzo volume, sulla terra delle Possibilità, si arriva quindi a Storia. Aurora sta crollando, non aveva previsto diversi elementi, come l’arrivo in ritardo dei due fratelli e che l’uomo del Destino impazzisse.

Il futuro dell’America dimora in mille sogni nei nostri cuori; dimora nel messaggio di speranza che si trova nelle canzoni di un uomo ammirato da tanti giovani americani: Bruce Springsteen del New Jersey.
– Ronald Reagan, 1984 (n.d.r. Peccato che il Presidente non aveva inteso il senso della canzone)

Uniti di vince! Divisi si perde!

Aurora è riuscita a dividere il gruppo che, per la prima volta, è costretto ad affrontare individualmente le minacce che si nascondono dietro ogni angolo. La prossima Zona, però, non sarà facile da superare… qui il tempo e lo spazio si piegano e la vita e la morte si susseguono senza soluzione di continuità, costringendo i diversi protagonisti a osservare con i loro occhi i momenti più importanti della Storia degli Stati Uniti con lo scopo di apprendere una lezione vitale per la riuscita della loro missione.”
– Trama dell’editore

Il gruppo inviato nel cuore dell’America per percorrerne la spirale viene diviso. Il lettore sarà testimone del finale della serie? O meglio, di una delle infinite possibilità di esso. Qui si vivranno gli snodi principali della storia americana. Se un dato fatto si fosse svolto in maniera differente rispetto a quella che conosciamo? Come sarebbe cambiato il mondo?

I ciclotroni che Aurora ha usato per aggiustare il tempo nelle varie Zone non si limitano a rallentare o ad accelerare il tempo. Permettono anche di girarci intorno. Questa Zona veniva usata per effettuare prove. Per vedere cosa sarebbe successo se, invece che andasse come ricordavamo, le cose fossero state alterate.

Un volume che finalmente fornisce diverse risposte. Ma se alcune risposte vengono date, nuove domande ne prendono subito il posto. Intanto il finale di Undiscovered Country 4 rende l’attesa ancora più insostenibile. Fortunatamente (n.d.r. come il buon Camuncoli ha potuto anticiparmi) gli autori stanno cercando di ridurre il tempo di attesa di un anno tra la pubblicazione di un volume e la successiva. Inoltre ci stiamo avvicinando alla conclusione dell’epopea. Se inizialmente era sorta la possibilità di svilupparla in 50 capitoli, come le stelle nella bandiera americana, mancano in realtà due volumi, finendo così in 36 numeri. Vivremo nuovi capovolgimenti o sarà effettivamente così? Fatto sta che rimane una serie incredibile, con livelli sempre alti.

Ho passato quasi tutta la mia vita creativa a misurare la distanza tra il sogno americano e la realtà dell’America.
– Bruce Springsteen

Spazio all'autore: Undiscovered Country si riconferma una serie che continuo ad apprezzare ogni volta. Nonostante l'attesa di un anno i fatti raccontati rimangono impressi, cosa da non sottovalutare. Buon ritmo, ottimo stile, disegni e colorazione. Un mix perfetto. Davide – Riccidanerd

8.5
von 10
2023-06-08T16:00:00+0000