Valzer con Bashir – Recensione

Non si potrebbe leggere una storia piĆ¹ attuale di questa. L’opera di Ari Folman e David Polonsky tratta un tema delicato come quello della guerra che, purtroppo, ĆØ tornato ad essere un tema attuale visti gli eventi tra Russia – Ucraina di questi ultimi anni e la piĆ¹ recente vicenda (tra l’altro molto affine alla trama) tra Israele e Palestina.

Beirut, 14 settembre 1982: il comandante capo delle Forze Libanesi Gemayel Bashir perde la vita in un attentato a opera di gruppi terroristi palestinesi. Due giorni dopo, i campi profughi di Sabra e Chatila vengono presi dā€™assalto dai piĆ¹ fanatici seguaci di Bashir, i falangisti cristiani, che vendicano la morte del proprio idolo trucidando centinaia di inermi palestinesi, tra cui donne, vecchi, bambini. Ari Folman ĆØ un giovanissimo soldato dellā€™esercito israeliano, e il suo posto ĆØ tra i cerchi concentrici di militari che circondano il luogo della carneficina. Forse i razzi che hanno illuminato a giorno la ferocia dei falangisti sono partiti anche dalla sua postazione, ma lui non sa dirlo: ventā€™anni dopo nella sua testa non ĆØ rimasto un solo ricordo, nĆ© della notte del massacro, nĆ© dei combattimenti che lā€™hanno preceduta. SarĆ  lā€™incubo ricorrente di un amico a spingerlo verso i racconti e le testimonianze dei protagonisti dellā€™epoca, nel doloroso tentativo di riportare in vita la memoria di quei giorni terribili.

– Trama dell’editore

Valzer con Bashir nasce originariamente come film d’animazione, ovviamente maturo e crudo, nel 2008. Produzione di grande successo che, nonostante sia poco chiacchierato sui social, ĆØ stato vincitore nel 2009 nella categoria Miglior film straniero e nominato alla medesima categoria agli Oscar.

La vergogna della guerra

La storia ĆØ un’autobiografia dell’autore che tramite questo racconto cerca di recuperare alcuni ricordi tragici che, per vari motivi, ha rimosso. Sembra quasi un percorso terapeutico per liberare la mente dalle sofferenze e sbloccarsi definitivamente. Ai tempi della guerra FolmanĀ era un soldato semplice e nel 1982 testimoni dei terribili massacri massacri commessi dalle milizie cristiane libanesi allā€™interno dei campi profughi. Questi tragici e devastanti eventi hanno traumatizzato Folman al punto da cancellare quasi ogni ricordo di questa vicenda. Ad aumentare l’intensitĆ  emotiva ci pensa David Polonsky che grazie ad uno stile realistico, cupo e crudo riesce ad imprimere una carica di sofferenza maggiore alle vicende.

Oltre al voler essere un messaggio forte e chiaro di queste atrocitĆ , lo scopo di Valzer con Bashir ĆØ quello di evidenziare la stupiditĆ  di questa guerra. Come se una guerra possa mai essere una cosa intelligente ovviamente. Come si fa ad armare e mandare allo sbaraglio giovani militari quasi del tutto privi di addestramento e supporto?

Le vicende vengono narrate tramite ricordi, flashback e colloqui varie dei commilitoni di Folman, di medici e di psichiatri. Molti soldati hanno rimosso questi tragici eventi dalla loro mente, aiutarli a ricordare e sfogarsi ĆØ sicuramente la mossa migliore per tornare a vivere piĆ¹ sereni anche se, per ovvi motivi, non ĆØ cosa semplice.

Spazio all'autore: Onestamente credo che ogni commento sia superfluo. Leggete questa storia, non tanto perchĆ© ĆØ un bel racconto ma quanto piĆ¹ perchĆ© farĆ  riflettere il lettore su quanto stupido sia l'essere umano e di quanto dolore si lascia alle spalle una guerra. ā€“ Andrea – World Wide Nerd

8
von 10
2023-11-26T19:32:00+0000