Siamo giunti dopo 7 settimane al finale di stagione di Willow, serie sequel dell’omonimo film, uscito 35 anni fa, di cui trovate la nostra recensione con spoiler QUI. A seguire, invece, la recensione senza spoiler dell’episodio dal titolo “Figli del Wyrm” e in merito alla stagione nel complesso.
Sceneggiatura e regia - l’usato sicuro non basta
La sceneggiatura del finale di stagione è stata affidata al duo: Jonathan Kasdan e Rayna McClendon, il primo già sceneggiatore della prima e settima puntata, mentre la McClendon è all’esordio nella serie.
Confermato, quindi, anche per il finale, Kasdan, lo sceneggiatore principale della serie, conosciuto soprattutto per Solo: A Star Wars Story, coadiuvato dalla emergente McClendon, di cui si segnala la scrittura di una puntata di The Walking Dead: World Beyond, serie teen del franchise omonimo.
La regista dell’episodio è Jamie Childs, così come la scorsa puntata, nota per aver diretto oltre a 4 episodi di Doctor Who, anche 6 episodi della serie His dark materials (Queste oscure materie), ma soprattutto lo scorso anno, 4 delle 11 di puntate della serie Netflix The Sandman.
Un finale di stagione “diviso in due” con una prima metà non molto ispirata e una seconda parte che almeno regala qualche sussulto sia dal lato di scrittura, che da quello registico.
Nel complesso della stagione si doveva fare molto di più, la scrittura, infatti, è stata abbastanza pigra ed è sempre mancato quel guizzo che avrebbe potuto far esplodere la serie. Dal lato registico non ci si può assolutamente lamentare, ci sono sia prodotti superiori, ma di gran lunga ne esistono anche di inferiori.
La storia - un finale scialbo
Dopo le vicissitudini della scorsa puntata(QUI la recensione) si è giunti finalmente al termine del viaggio. Un percorso che è stato sicuramente irto di pericoli, ma che poteva magari mostrare più orizzontalità di trama, rispetto a missioni singole lungo tutte le sette puntate precedenti.
Una puntata dove il filo conduttore principale sono le scelte che i nostri protagonisti devono prendere, con una prima metà veramente noiosa, per fortuna dopo che la scrittura sembra stia per scivolare inesorabilmente nel baratro, il personaggio di Willow dà una scossa alla narrazione e rimette tutto più su binari consoni al progetto. Da segnalare, che finalmente, facciamo la conoscenza della Megera, antagonista nascosta per tutta la durata della stagione e purtroppo ha ben poco da dire come caratterizzazione, l’attesa non è stata così ben ripagata.
La seconda parte di puntata grazie ai combattimenti finali e i classici power-up dei personaggi scorre abbastanza velocemente, facendo quasi dimenticare gli incespichi della prima, ma è troppo poco e troppo tardi.
I personaggi - Willow spicca, ma non è solo
Il cast alla fine, si è in generale ben comportato, certo la maggior parte degli attori sono giovani ed acerbi, ma quasi nessuno è totalmente bocciato, sicuramente con una buona chimica di gruppo che ha aiutato.
Da segnalare in particolare:
- Willow, chi se non lui, che in più occasioni ha cercato di salvare lo show dal torpore, grazie anche ad una buona prova attoriale
- la principessa Kit, che riesce a cambiare le sue convinzioni iniziali e risultare determinante lungo tutta la storyline, come erede spirituale(e non solo) di Madmartigan
- Elora Danan, la prova recitativa della sua interprete non è tra le migliori, ma il personaggio fa assolutamente il suo come prescelta del franchise
- Boorman, l’assoluto comic relief della serie, che con le sue battute riesce sempre a strappare una risata anche nei momenti più critici
- il principe Graydon, probabilmente il personaggio con l’arco narrativo migliore del pacchetto, una sorpresa dall’inizio alla fine

La CGI e gli effetti speciali
Sul lato tecnico è apprezzabile la CGI della Megera ed è interessante ancora una volta l’uso della magia, ma anche nello scontro finale è stata utilizzata veramente con parsimonia, questo non è giustificabile per una serie fantasy del genere.
Da segnalare, anche, che le doti attoriali di alcuni che praticano la magia mostrano veramente il fianco in questo contesto, con espressioni al limite del ridicolo, ma, soprattutto, le coreografie dei combattimenti magici sono discretamente imbarazzanti.
Considerazioni finali
La serie tv Willow ha purtroppo rappresentato un ritorno non proprio soddisfacente del franchise, dopo 34 anni di assenza, si doveva fare di più. Si ritrovano i classici tòpoi narrativi del genere, ben reinterpretati per le esigenze del pubblico moderno, ma i punti a favore terminano qui, è mancata quella scintilla per rendere più che sufficiente la serie, si è osato troppo poco.
C’è la possibilità di proseguire con altre stagioni, con addirittura un metafinale, dei classici titoli di coda “fumettosi”, dove viene rivelato il possibile numero di future stagioni, ma sarà così scontato il rinnovo?
VOTO: 6
Spazio all'autore

Dopo un inizio abbastanza promettente, la serie non ha saputo a mio avviso spiccare il volo ed è rimasta sempre poco al di sopra della sufficienza, troppo poco per sperare di fare presa sul grande pubblico e di espandere il franchise più debole della Lucasfilm. Non so se la serie verrà rinnovata, ma non mi soprenderebbe che questa sia stata l’ultima puntata dello show. In un panorama già ricchissimo di prodotti, che escono ogni settimana, si doveva e poteva far di più, almeno per rendere giustizia al film che aveva rappresentato all’epoca, almeno sotto il punto di vista tecnico, un’innovazione non da poco.