Siamo giunti alla quarta puntata della nuova serie fantasy targata Lucasfilm, quarto episodio che segna il giro di boa del prodotto, essendone previsti otto. Come ogni settimana, potete leggere, qui di seguito, la recensione della nuova puntata intitolata “Nockmaar”, rigorosamente senza spoiler.
Sceneggiatura e regia
La sceneggiatura della quarta puntata è stata affidata a Julia Cooperman, di cui si segnalano il lavoro nel cast tecnico della serie tv Colony e più recentemente per aver scritto una puntata di The Winchesters, serie tv spin-off di Supernatural, con la prima stagione attualmente in corso sulla CW.
La regista del quarto episodio è, come lo scorso episodio, Debs Paterson, che ha diretto alcuni episodi della serie tv Halo, ma nella famiglia Lucasfilm è nota come la regista del making of di L’ascesa di Skywalker.
Trattasi, quindi, ancora una volta di nuove leve, che comunque riescono anche in questa puntata a fare diligentemente il loro lavoro, proponendo da una parte una regia adatta allo scopo e dall’altra sviluppi di trama interessanti, che accompagnano lo spettatore fino al finale di metà stagione.
Da segnalare, comunque, alcuni twist un po’ scontati e classici del genere (ma anche delle sceneggiature in generale), ma, al contempo, alcune scelte registiche per mostrare eventi del passato sono molto ispirate e donano armonia alla narrazione.
La storia – un contesto sempre più horror
Ritroviamo i nostri eroi nell’oscuro scenario in cui li avevamo lasciati la settimana scorsa (potete trovare la recensione senza spoiler QUI).
Un luogo ben noto a chi ha visto il film (recensione), rivisitato questa volta in un contesto completamente diverso, che risulta molto più spaventoso rispetto al passato.
Lo spettatore si ritrova, infatti, completamente immerso in una cornice suggestiva, impregnata di magia, con l’aggiunta di una sorta di inevitabile countdown lungo quasi tutta la puntata.
Si conferma la scelta di voler raccontare delle trame abbastanza verticali nel corso degli episodi, come fossero varie prove che i personaggi devono affrontare per arrivare alla conclusione del loro viaggio.
La scelta del luogo riesce anche a donare più profondità alla lore del film e alle motivazioni dell’antagonista, un aspetto che i fan di lunga data sicuramente apprezzeranno.
Il finale, invece, proietta in avanti lo spettatore, come giusto che sia al termine di un episodio di metà stagione, lasciando ovviamente un alone di mistero sulla sorte dei personaggi.
Considerazioni finali
Questa quarta puntata è sicuramente la più contenuta del lotto presentato finora, soprattutto dato lo scenario in cui si svolge la vicenda. Una regia ispirata, con pochissima CGI rispetto alle precedenti puntate rendono il tutto claustrofobico e abbastanza realistico, la trama continua ad avanzare poco alla volta, mettendo i nostri eroi ogni volta di fronte una nuova missione da superare.
VOTO: 6.5
Spazio all’autore
Questa puntata è, a mio avviso, allo stesso livello della precedente, sono rimasto molto soddisfatto dal contesto in cui è calata ed ai vari richiami al film. Il tono è molto più serio rispetto alle puntate precedenti, con pochissime battute, per dare ancora di più quel senso di oscurità che permea l’intero episodio. Il finale rispecchia esattamente i miei buoni propositi di settimana scorsa, continuo ad essere pienamente a bordo del progetto, ma spero anche in un salto di qualità, quando si arriverà al dunque della vicenda.