WWN Racconta: Alyssa Sermidi

Chi è Alyssa Sermidi?

Alyssa Sermidi è una giovane illustratrice e visual designer di Milano specializzata in creazioni Marvel, Dc e Personaggi cinematografici / cultura pop. Noi di World Wide Nerd abbiamo avuto il piacere di conoscerla presso la “Artist Alley” del Como Fun (qui il nostro articolo dedicato); tra esplosioni di colore e tratti particolari si conferma un’artista unica nel suo genere.

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Intervista

1. Partiamo dall’inizio, com’è nato tutto e come sei diventata illustratrice?

Difficile da dire, penso di essere sempre stata un po’ “artista”. Ho frequentato un liceo artistico a Milano e poi una scuola d’arte. Al liceo ho seguito un’indirizzo che non contemplava il disegno ma l’ambito multimediale e avendo a che fare con la fotografia e i computer, sentivo che mi mancava disegnare e ho deciso di iscrivermi ad una scuola d’arte, riprendendo così la matita in mano dopo diversi anni. Con le fiere ho ritrovato un punto d’incontro magico.

2. Cosa significa per te disegnare e illustrare Marvel e DC?

Disegnare è sempre stato una specie di sfogo, più che un passatempo, motivo per cui amo gli acrilici e la china che “sporcano” Le superfici. Infatti i personaggi che preferisco di più rappresentare sono Venom, Batman e Daredevil.

3. C’è un traguardo che vorresti raggiungere, un sogno nel cassetto?

Si assolutamente, ho sempre voluto fare le copertine dei fumetti, tipo le Variant o i numeri speciali, ma sarei più che felice di una qualsiasi copertina o collaborazione. Quest’ultimo resta da sempre un sogno nel cassetto che spero si realizzi prima o poi, come è stato per le copertine delle canzoni, stessa cosa per i fumetti!

4. Qual è il tuo comfort character, quel personaggio che sei sempre entusiasta di raffigurare?

Venom assolutamente! è così storto e armonioso allo stesso tempo che è sempre bello vedere come può venire diverso ogni volta che lo disegno!

5. Cosa rappresentano per te le fiere a cui partecipi?

Rappresentano una sorta di rivalsa, per chi pensava che col disegno non potessi “guadagnare”, perché alla fine sono una sorta di secondo lavoro ma allo stesso tempo sono diventate una seconda “famiglia”, sia per il rapporto che dopo più di un anno si è creato con gli altri artisti, sia per il contatto con le persone che apprezzano il lavoro e capiscono cosa c’è dietro o semplicemente si fermano a condividere questa passione. Penso che scambiarsi informazioni, opinioni ti arricchisce sia come artista sia come persona. Sono un posto al di fuori dall’ordinario il quale fa sempre piacere parteciparvi.

6. Al Como Fun, dove abbiamo avuto il piacere di conoscerti, non eri sola nella “Artist Alley”, com’è questa esperienza condivisa insieme a altre persone che fanno il tuo stesso mestiere o simili?

Sicuramente folle. Dietro a quei piccoli stand c’è un’organizzazione assurda e un bel pò di persone, infatti non c’è una volta che sia andata “perfettamente” come organizzato dalle fiere. Per quanto riguarda i rapporti sociali, come dicevo si creano davvero dei bei legami, con alcuni artisti sono diventata molto amica e credo che sia difficile o almeno non lo ha ancora visto, che tra noi ci siano attriti. Stare tutti dietro gli stand e non dall’altro lato è una cosa che ci lega, il mettersi “a nudo” portando qualcosa di proprio ci avvicina molto. Tra l’altro veniamo tutti da posti diversi e abbiamo tutti età molto differenti tra noi e io sono una delle più giovani infatti da subito tutti mi hanno presa “sotto l’ala”.

7. Quali sono gli artisti a cui ti ispiri nella creazione delle tue illustrazioni?

Beh qua è molto ampia la risposta. Sicuramente Jim Lee e Checchetto per quanto riguarda il mondo del fumetto, ma in generale qualsiasi illustrazione, di qualsiasi persona che riesca ad attirare la mia attenzione o il mio interesse per me è un ispirazione.

8. Ultimamente non si fa altro che parlare di Intelligenza Artificiale e dei rischi che comporta in ambito artistico, tu come vedi questa situazione dalla tua prospettiva?

Questo è un argomento delicato e molto combattuto tra noi “artisti”. Sicuramente sono favorevole all’avanzamento tecnologico e tutto e penso che l’AI possa essere un’arricchimento per chi non riesce ad esprimere graficamente un concetto o un idea. Ma come tutto sostengo che ci sia un limite ed un utilizzo, sicuramente non sono a favore che venga utilizzato per tutto in qualsiasi contesto e soprattutto non può e non deve sostituire gli artisti. È utile e fa il suo lavoro, ma anche “noi” dobbiamo fare il nostro. Dietro un disegno, un quadro o un l’illustrazione c’è tempo, fatica e anni di studio per arrivarci e non è corretto “bypassarli” così.

9. Cosa ci dici delle Copertine degli Album che hai fatto e di queste collaborazioni?

Per quanto riguarda la musica e le etichette, durante il covid ho terminato gli studi e intanto tramite Instagram sono stata “raggiunta” da un’etichetta indipendente con la quale ha avuto il via tutto. Poi tramite il passaparola, sono finita per creare legami e amicizie con diversi cantanti indipendenti e seguendo loro ho a sua volta dato vita a locandine e manifesti per eventi. Descriverei queste esperienze come emozionanti, divertenti e insolite (quest’ultimo perché spesso mi fa uscire dalla mia zona confort per quanto riguarda il tratto o i disegni ma comunque mantenendo il mio stile).

10. Per concludere una domanda semplice ma non scontata. Segui il cinema nelle sue mille sfaccettature tra cui una delle più famose ovvero il Marvel Cinematic Universe e i Cinecomic in generale? Cosa ne pensi a riguardo?

Assolutamente si, uno dei miei hobby è proprio il cinema. Seguo i film e in generale tutto ciò che riguarda il mondo Marvel o i cinecomics. Penso che come tutto, il troppo stroppi. Prequel, sequel e trilogie o che a volte mi sembrano eccessivi o palesemente fatti per “fare soldi” andando spesso a intaccare l’originalità e la bellezza del film originale. Per quanto riguarda il multiverso di cui se ne parla ormai ovunque devo dire che è una cosa che mi affascina molto e dietro chiunque sia stato a pensare e creare legami tra Serie TV e film meriti tutta la mia stima. Attendo “The Marvels” e una rivalsa della figura femminile anche in questo ambito nella speranza che non sia la solita tiritera, ma che presto anche le bambine possano rispecchiarsi in supereroine che magari non sono le solite conosociute.

L’idea di rivoluzionare l’universo DC non mi sta convincendo molto. Spero presto di vedere nuovi personaggi piuttosto di qualcuno già conosciuto, con volto diverso. Bisognerebbe invogliare la gente a seguire il cinema piuttosto che allontanare chi ne fa già parte da spettatore.

Vi invitiamo ad andare a vedere il suo profilo Instagram per tantissime opere di tanti personaggi diversi come quelle che avete visto qua e là nell’articolo!